Piccolo gioco di parole sul hammerhead estivo.
Ciao come state?
Alla fine il fermo biologico della motogp è finito.
La novità piu attesa da tutti gli appassionati alla ripresa del campionato dopo il mese di noia, era vedere la nuova evoluzione della carena che i ragazzi del borgo hanno sviluppato dopo il test fatto a Jerez della seconda versione del musetto alato....
La prima versione era questa.
Questa versione vista durante i test precampionato svolti in Qatar prima della prima gara del 2017.
La ricerca di carico anteriore persa dalla proibizione delle alette per il 2017, ha fatto si che a Borgo Panigale partorirono questa idea sviluppata in galleria del vento, con riscontri abbastanza positivi, per quanto riguardava il recupero regolamentare del carico anteriore della Desmosedici GP 2017.
Il nuovo musetto diede dei responsi positivi ma carichi di altri problemi non preventivati.
Il lato che racchiudeva i nuovi profili alari, probabilmente dava dei problemi quando la moto era in piega.
Il profilo laterale era disegnato con tutte le cure possibili, ma alla resa in pista probabilmente il suo profilo laterale buttava la moto in piega senza necessità richiesta.
La cosa diventava un problema da aggiungersi ai benefici dei profili alari che ridavano il carico perduto sull'anteriore.
Per ovviare a questo problema, fu disegnata una seconda versione vista in un test di jerez dopo la prima gara del Qatar.
questa la seconda versione.
una seconda versione corretta nel disegno dei laterali che chiudono le ali.
Apparentemente questo fu il cambio dalla prima versione.
Un disegno che cercava di ovviare l'effetto vela dei laterali ?
Anche la concorrenza ebbe presuntamente gli stessi problemi.
L'esempio più lampante viene dalla Yamaha m1 vista con il primo disegno della loro soluzione (ripristina carico).
Prima versione.
Seconda versione con buchi laterali per ovviare al effetto vela che butta giù la moto in piega?
Appaiono dei fori per la fuoriuscita laterale del flusso che ipoteticamente costringe con "effetto vela" che tende a buttare la moto in piega più del necessario?
Terza versione della soluzione Yamaha.
con più buchi.
Foto Motosport.es |
Torniamo un attimo indietro per poter spiegare determinate scelte attuate dalla Ducati.
Dalla prima moto con un paio di ali per tenere giù il muso in acellerazione, si passò a delle soluzioni più estreme con più ali a servizio dei piloti per avere una acellerazione e un muso abbassato che inibisse il meno possibile l'antiweeling.
L'antiweeling agisce tagliando gli scoppi nei cilindri, quando l'anteriore si solleva per l'esuberanza della potenza del motore.
Se riesco a tenere la moto bassa sull'anteriore riesco a scaricare più potenza alla ruota motrice, guadagnando in acellerazione e metri percorsi in confronto ad una moto che taglia scoppi per abbassare il muso impennato in acellerazione.
La ducati si è sempre distinta sia per la sua potenza bruta del motore desmosedici che per la sua personalissima soluzione per tenere giù il muso.
La ducati ha sempre avuto bisogno di un carico maggiore a quello che le altre moto usavano sull'anteriore con l'uso di ali.
Questo sopra , lo schema usato dalla ducati prima della sua proibizione.
La ricerca della ducati sul nuovo musetto, è stato indirizzato al recupero del carico utile sull'anteriore generato dal gruppo di alette usate nel 2016.
ne di due ali per ripristinare il carico perduto.
4 ali è megl che twu.
E qui veniamo alla nuova soluzione dei ragazzi del borgo, per ovviare a questo quesito.
La nuova soluzione pensata e presentata dopo il fermo biologico estivo, si è vista nelle fp2 del gp di Brno.
Un nuovo disegno con due "ali"sovrapposte.
Una superiore e una inferiore, ricercando il doppio carico?
La novità non sta tanto nelle doppie ali...
ma nel disegno dei lati.
delle doppie ali la ducati ci aveva abituato dal 2016 e poii con il primo musetto alato e a brno con il secondo musetto alato.
Ovviamente è una mia personalissima interpretazione, sia dei problemi e delle soluzioni attuate per ovviare al problema dell'effetto vela.
Con la vecchia soluzione, già ripristinarono il carico perso o buona parte di quello perduto con il divieto delle ali.
I fianchi sono la soluzione ad ovviare all'effetto vela?
Ripeto, mia personalissima interpretazione.
Ma vediamo come è fatto il nuovo musetto..
Hanno ristretto la parte del musetto che conicide con l'altezza dell'apertura della bocca d'aspirazione.
Qui sotto una elaborazione grafica del manz dove si può apprezzare i cambi dalla vecchia soluzione alla nuova.
e fin qui abbiamo visto quello che appare a prima vista come differenze tra le due versioni.
Passiamo a alcuni particolari che il manz ha notato nel nuovo muso che non si vedono a prima vista.
Torniamo un attimo indietro.
Quando il Manz ipotizzava che sul lato frizione, esistesse un condotto d'aria che partiva dalla bocca anteriore e che portava aria "presumibilmente" a raffreddare un qualcosa che probabilmente fosse l'ipotetica pompa dell'acqua elettrica collocata a parere del manz in mezzo alla v del motore bolognese.
Il nuovo muso ha fatto si che ora quel ipotetico condotto d'aria abbia la sua presa naca specifica sul lato frizione.
Nuova perché la ducati li mai ha avuto una presa come quella del l'altro lato.
presa naca che ipoteticamente è decata a raffreddare il regolatore di tensione, ma anche ad altri usi in questi ultimi anni.
Ora la nuova soluzione del muso ducati presentato a Brno ha nel lato frizione una nuova presa naca.
Passiamo ai lati.
Vediamo come erano fatti prima.
come è ora.
Foto versione pramac.
Foto twitt Petterson |
Ora la differenza tra il vecchio ed il nuovo evidenziando i lati delle due versioni.
la nera è la vecchia.
si può apprezzare che ora nella nuova versione il bordo d'attacco anteriore del lato, è molto inclinato, e questo dovuto al fatto di dover collegare le due ali, e al posto dei buchi che stanno usando gli avversari, la ducati ha trovato la soluzione adeguata a far uscire l'aria che ipoteticamente influiva in modo peggiorativo le prestazioni d'uso del vecchio musetto.
Mia libera interpretazione dell'uso dei lati sul nuovo disegno del musetto ducati.
Se prima il lato influiva nella dinamica in piega, ora la seconda ipoteticamente visto il suo disegno e la sua inclinazione, apparentemente annulla l'effetto vela della prima ala verticale o primo lato?
Sarebbe una soluzione abbastanza lavorata per ovviare l'effetto vela.
Altro particolare che si è visto nel nuovo musetto, sono quelle viti al fianco superiore, che lasciano all'interpretazione logica, che i lati possono essere intercambiabili in base all'uso e la pista?
Ripeto, sono mie personalissime interpretazioni sullo sviluppo ed i perche di questo nuovo disegno della carena ducati.
Basando l'uso della logica del problema iniziale dell'effetto vela creato dai lati dei nuovi disegni dei musetti presentati fin ora.
Sia la Yamaha che L'aprilia hanno usato e stanno usando dei buchi laterali probabilmente proprio per ovviare l'effetto vela.
Ipotizzo ovviamente.
"le controindicazioni"
Già con la vecchia e prima soluzione ducati, si ebbero dei difetti d'uso che limitavano le prestazioni velocistiche massime.
Il nuovo musetto aveva un disegno che seppur con due tunnel vuoti, alla fine la resa aerodinamica ne soffrì per quanto riguarda l'avanzamento, avendo di fatto un ostacolo fronte marcia dato dal muso poco aerodinamico.
I nei tunnel vuoti alla fine l'aria cioccava con il pilota e parte dei semi manubri.
Gli ingombri nella nuova carena sembrerebbero peggiori della vecchia.
Avendo abbassato l'altezza d'uso delle nuove alette, il flusso d'aria sbatte nel vero senso della parola, nei lati della carena.
Essendo il nuovo disegno, un obbligo per il flusso d'aria incanalato dalla forma stessa.
contro..
I dati rilevati venerdì durante la fp2 sulle velocità massime espresse dalla moto di Giorgio Lorenzo, indicano (se vogliamo prenderle come riferimento di base) una perdita di circa 4 kmh sulla pista di Brno.
Foto @denkmit Simon patterson |