sabato 5 agosto 2017

SUmmerhead...



Piccolo gioco di parole  sul hammerhead estivo.


Ciao come state?

Alla fine il fermo biologico della motogp è finito.

La novità piu attesa da tutti gli appassionati alla ripresa del campionato dopo il mese di noia, era vedere la nuova evoluzione della carena che i ragazzi del borgo hanno sviluppato dopo il test fatto a Jerez della seconda versione del musetto alato....

La prima versione era questa.




Questa versione vista durante i test precampionato svolti in Qatar prima della prima gara del 2017.


La ricerca di  carico anteriore persa dalla proibizione delle alette per il 2017, ha fatto si che a Borgo Panigale partorirono questa idea sviluppata in galleria del vento, con riscontri abbastanza positivi, per quanto riguardava il recupero regolamentare del carico anteriore della Desmosedici GP 2017.

Il nuovo musetto diede dei responsi positivi ma carichi di altri problemi non preventivati.




Il lato che racchiudeva i nuovi profili alari, probabilmente dava dei problemi  quando la moto era in piega.

Il profilo laterale era disegnato con tutte le cure possibili, ma alla resa in pista  probabilmente il suo profilo laterale buttava la moto in piega senza necessità richiesta.

La cosa diventava un problema da aggiungersi ai benefici dei profili alari che ridavano il carico perduto sull'anteriore.





Per ovviare a questo problema, fu disegnata una seconda versione vista in un test di jerez dopo la prima gara del Qatar.




questa la seconda versione.




una seconda versione corretta nel disegno dei laterali che chiudono le ali.





Apparentemente questo fu il cambio dalla prima versione.
 Un disegno che cercava di ovviare l'effetto vela dei laterali ?



Anche la concorrenza  ebbe presuntamente gli stessi problemi.

L'esempio più lampante viene dalla Yamaha m1 vista con il primo disegno della loro soluzione (ripristina carico).
Prima versione.
  

Seconda versione con buchi laterali per ovviare al effetto vela che butta giù la moto in piega?

Appaiono dei fori per la fuoriuscita laterale del flusso che ipoteticamente costringe con "effetto vela" che tende a  buttare la moto in piega più del necessario?


Terza versione  della soluzione Yamaha.


con più buchi.



Foto Motosport.es




Torniamo un attimo indietro per poter spiegare determinate scelte attuate dalla Ducati.


Dalla prima moto con un paio di ali per tenere giù il muso in acellerazione, si passò a delle soluzioni più estreme con più ali a servizio dei piloti per avere una acellerazione e un muso abbassato che inibisse il meno possibile l'antiweeling.


L'antiweeling agisce tagliando gli scoppi nei cilindri, quando l'anteriore si solleva per l'esuberanza della potenza del motore.

Se riesco a tenere la moto bassa sull'anteriore riesco a scaricare più potenza alla ruota motrice, guadagnando in acellerazione e metri percorsi in confronto ad una moto che taglia scoppi per abbassare il muso impennato in acellerazione.


La ducati si è sempre distinta sia per la sua potenza bruta del motore desmosedici che per la sua personalissima soluzione per tenere giù il muso.

La ducati ha sempre avuto  bisogno  di un carico maggiore a quello che le altre moto usavano sull'anteriore con l'uso di ali.






Questo sopra , lo schema usato dalla ducati  prima della sua proibizione.



La ricerca della ducati sul nuovo musetto, è stato indirizzato al recupero del carico utile sull'anteriore generato dal gruppo di alette usate nel 2016.
ne di due ali per ripristinare il carico perduto.

4 ali è megl che twu.



E qui veniamo  alla nuova soluzione dei ragazzi del borgo, per ovviare a questo quesito.


La nuova soluzione pensata e presentata dopo il fermo biologico estivo, si è vista nelle fp2 del gp di Brno.



Un nuovo disegno con due "ali"sovrapposte.

Una superiore e una inferiore, ricercando  il doppio carico?


La novità  non sta tanto nelle doppie ali...
 ma  nel disegno dei lati.

delle doppie ali la ducati ci aveva abituato dal 2016 e poii con il primo musetto alato e a brno con il secondo musetto alato.


Ovviamente è  una mia personalissima interpretazione, sia dei problemi e delle soluzioni attuate per ovviare al problema dell'effetto vela.


Con la vecchia soluzione, già ripristinarono il carico perso o buona parte di quello perduto con il divieto delle ali.

I fianchi  sono la soluzione ad ovviare all'effetto vela?


Ripeto, mia personalissima interpretazione.


Ma vediamo  come è fatto il nuovo musetto..


Hanno  ristretto la parte del musetto che conicide con l'altezza dell'apertura della bocca d'aspirazione.

Qui sotto una elaborazione grafica del manz  dove si può apprezzare i cambi dalla vecchia soluzione alla nuova.




e fin qui abbiamo visto quello che appare a prima vista come differenze tra le due versioni.


Passiamo a alcuni particolari che il manz ha notato nel nuovo muso che non si vedono a prima vista.


Torniamo un attimo indietro.


Quando il Manz ipotizzava che sul lato frizione, esistesse un condotto d'aria che partiva dalla bocca anteriore e che portava aria "presumibilmente" a raffreddare  un qualcosa che probabilmente fosse l'ipotetica pompa dell'acqua elettrica collocata a parere del manz in mezzo alla v del motore bolognese.






 Il nuovo muso ha fatto si che ora quel ipotetico condotto d'aria abbia la sua presa naca specifica sul lato frizione.

Nuova perché la ducati li mai ha avuto una presa come quella del l'altro lato.



presa naca che ipoteticamente è decata a raffreddare il regolatore di tensione, ma anche ad altri usi in questi ultimi anni.


Ora la nuova soluzione del muso ducati presentato a Brno ha nel lato frizione una nuova presa naca.



Passiamo ai lati.






Vediamo come erano fatti prima.





come è ora.
Foto versione pramac.


Foto twitt Petterson

Ora la differenza tra il vecchio ed il nuovo evidenziando i lati delle due versioni.
la nera è la vecchia.





si può apprezzare che ora nella nuova versione il bordo d'attacco anteriore del lato, è molto inclinato, e questo dovuto al fatto di dover collegare le due ali, e al posto dei buchi che stanno usando gli avversari, la ducati ha trovato la soluzione adeguata a far uscire l'aria che ipoteticamente influiva in modo peggiorativo le prestazioni d'uso del vecchio musetto.



Mia libera interpretazione dell'uso dei lati sul nuovo disegno del musetto ducati.



Se prima il lato influiva nella dinamica in piega, ora la seconda ipoteticamente visto il suo disegno e la sua inclinazione, apparentemente annulla l'effetto vela della prima ala verticale o primo lato?

Sarebbe una soluzione abbastanza lavorata per ovviare l'effetto vela.



Altro particolare che si è visto nel nuovo musetto, sono quelle viti al fianco superiore, che lasciano all'interpretazione logica, che i lati possono essere intercambiabili  in base all'uso e la pista?




Ripeto, sono mie personalissime interpretazioni sullo sviluppo  ed i perche di questo nuovo disegno della carena ducati.

Basando l'uso della logica del problema iniziale dell'effetto vela creato dai lati dei nuovi disegni dei musetti presentati fin ora.


Sia la Yamaha che L'aprilia hanno usato e stanno usando dei buchi laterali probabilmente proprio per ovviare l'effetto vela.



Ipotizzo ovviamente.


"le controindicazioni"


Già con la vecchia e prima soluzione ducati, si ebbero dei difetti d'uso che limitavano le prestazioni velocistiche massime.

Il nuovo musetto aveva un disegno che seppur con due tunnel vuoti, alla fine la resa aerodinamica ne soffrì per quanto riguarda l'avanzamento, avendo di fatto un ostacolo fronte marcia dato dal muso poco aerodinamico.

I nei tunnel vuoti alla fine l'aria cioccava con il pilota e parte dei semi manubri.





Gli ingombri nella nuova carena sembrerebbero peggiori  della vecchia.

Avendo abbassato l'altezza d'uso delle nuove alette, il flusso d'aria sbatte nel vero senso della parola, nei lati della carena.

Essendo il nuovo disegno, un obbligo per il flusso d'aria incanalato dalla forma stessa.





contro..





I dati rilevati venerdì  durante la fp2 sulle velocità massime espresse dalla moto di Giorgio Lorenzo, indicano (se vogliamo prenderle come riferimento di base) una perdita di circa 4 kmh sulla pista di Brno.
Foto @denkmit  Simon patterson 



Fonte dell'amico del manz su twitter @deabruX

La ducati può permettersi di perdere 4 kmh di velocità massima come nel caso della pista di Brno?

Vedremo  se Lorenzo domenica userà questa nuova soluzione e con che risultati.

Sembrerebbe che a Lorenzo sia piaciuta questa soluzione ma da come parla ha ancora qualche problema, ma la cosa importante è che per lo meno con il nuovo muso, sembrerebbe abbia preso un po più di confidenza sull'anteriore, e questo è un buon passo avanti per la fiducia di Lorenzo.

Nella mattinata di sabato (oggi) è spuntata una nuova versione del nuovo muso della Desmosedici gp 2017 sulla carena di Petrucci.



Questa seconda soluzione appare con 3 ali.







Soluzione che apparentemente non è piaciuta a Petrucci.

Come ogni cosa nuova, va messa alla prova, e sicuramente lunedi dopo la gara, la ducati avrà più tempo per poter  testare al meglio queste soluzioni  cercando anche dei setting dedicati alla nuova configurazione aerodinamica.

Qui una foto che ho cercato di studiare senza esito positivo per poter vedere se il nuovo musetto fosse piu lungo del musetto standard.


Apparentemente si ma la posizione differente e non perfettamente uguali mi costringono a rimanere con il dubbio se effettivamente il muso sia anche piu lungo.


Bene,  e per oggi è tutto.
Spero sia piaciuta questa analisi artigianale del manz, al rientro del fermo biologico estivo della motogp.

Come potete apprezzare il lavor fatto dalla ducati è stato moltissimo ed finissimo se pensiamo che il tutto è stato pensato per ovviare il maligno effetto vela, ed un aiuto mirato principalmente alle difficoltà di Giorgio Lorenzo con il feeling della moto bolognese.

Sono convinto che anche la moto  deve essere settata  per l'uso migliore per questa nuova aereodinamica.

Aspettiamo con ansia domenica per vedere se Giorgio avrà dei miglioramenti significativi degni della sua famadi tricampione della motogp.


A Malaga Caldo  di giorno.  

La notte si dorme abbastanza bene.








lunedì 17 luglio 2017

Piccola storia della desmosedici gp.







Avevo promesso che non avrei scritto fino al riprendersi della stagione motogp 2017, ma è stato più forte di me.


Aver trovato pubblicate le foto  rarissime del motore della desmosedici ha aperto una marea di orizzonti al manz.

Qui  per chi vuole vedere tutte le foto del motore della desmosedici gp 14.2





L'idea è stata quella di fare una cronistoria  dalla nascita della desmosedici gp3  fino alla 17  dei giorni nostri.

Un percorso dei vari cambi tecnici che si sono susseguiti negli anni, e che il Manz ha seguito da allora  con i suoi articoli di ricerca e scoperta delle nuove cose che son cambiate da moto a moto.

Il video dedicato  è pieno di foto e elaborazioni grafiche per meglio capire i vari passaggi  delle desmosedici negli anni.

dopo il video alcune gift  dove si spiega alcuni dei cambi che sono stati fatti negli anni  specialmente negli attacchi del motore, relativo ai nuovi telai e accessori delle varie moto.

Dal 
cambio dell inclinazione del motore dal telaio in traliccio al semi telaio in carbonio per finire con i vari telai testati dalla ducati quando passarono all'alluminio  .



buon divertimento.


Avviso.
Il buio  del periodo Gobmeier è voluto......










Spero siano piaciuti i vari lavori fatti dal manz  in attesa del riaprirsi delle ostilità  del campionato 2017

A Malaga caldo afoso .

giovedì 6 luglio 2017

Nuova aereodinamica desmosedici GP2017/ 3.0 vista dal manz...






E buon giorno a tutti i lettori del manz.

La foto sopra è relativa alla nuova idea dei ragazzi del borgo dopo il wing exit, per regolamento chiamato in codice "tagliamo le ali alla ducati".




Il primo tentativo testato durante i test di Losail, ha dato delle risposte "ambigue", funziona sotto il profilo del carico aerodinamico perduto ma, involontariamente ha tratto anche un problema non previsto.
La forma dei lati che chiudono i tunnel creati per avere un passaggio d'aria, ha creato un fenomeno strano come un effetto vela, che in pratica quando la moto è in piega spinge verso il basso la moto, ed è di difficile controllo oltre a cambiare la volontà del pilota  in fase di sollevare la moto  dalla piega.
Di questo tipo di problema ne hanno sofferto tutte quelle moto che hanno sperimentato delle soluzioni analoghe a quella ducati anche se con dei disegni differenti, come la Hrc  che sperimentò  un sistema con delle ali attaccate alla carena ma coperte da un protettore laterale che rende il tutto regolamentare .




Marquez al primo giro  con questa soluzione andò a terra,  spiegando che la moto  viene tirata giù in piega  e innecessariamente.

Anche la Yamaha ha sperimentato  un disegno basato sempre sull'idea di ali  laterali ricoperte per essere a regolamento, ed anche loro  hanno avito lo stesso identico problema delle  concorrenti,

le soluzioni fin ora adottate per ovviare a questo problema  sono state  fare dei fori  sulla parte che chiude le alette interne, cosi da rendere meno efficace la spinta laterale creata da queste alette verticali..




Anche l'aprilia sembrerebbe abbia adottato un sistema simile, bucherellando anche loro  le paratie laterali.



Il fatto che tutte o quasi  abbiano adottato dei fori indica che nessuno è immune a questo problema.

La seconda soluzione della ducati testata in un test privato a jerez  appariva come le forme fossero state disegnate per cercare di affievolire il problema dell effetto vela.

Da quello che le foto hanno permesso di poter vedere, sembrerebbe che i lati  del tunnel siano stati ridisegnati.


ripeto sembra.

Ma neanche questa soluzione sembra aver soddisfatto le aspettative dei ragazzi del borgo.


Dopo mesi di studi, sembrerebbe, che ora la ducati  sia pronta a scendere in pista con una nuova soluzione.

Brno, al rientro del "fermo biologico estivo", porterà la tanto attesa soluzione che dovrebbe permettere alla ducati di poter finalmente dire la sua con il 93 per cento della moto  finita.
La percentuale è ipotetica visto che la Desmosedici fù disegnata per poter lavorare con una nuova soluzione aerodinamica che potesse sostituire le alette vietate dal regolamento, e che la moto è in continuo sviluppo per le migliorie dopo lo svezzamento iniziale.

Il Manz,  ha provato ad immaginare una nuova soluzione come solitamente fa quando si è in attesa di qualche nuova soluzione da parte della ducati. 

Fantasie del manz.

Un disegno pensato per ovviare  al effetto vela...


Funzionerà? 
 L'idea non è malvagia, ma alcuni particolari "forse" non renderebbero nel migliore dei modi, ma è stata solo un idea, che ha tenuto impegnato il manz e le sue pazze idee prima del  fermo di un mese.

Sotto un gif  dove il Manz ha immaginato una soluzione sempre aerodinamica, ed anche questa fa parte del video che ho montato  in un paio di giorni di lavoro.

Lo stile è alla 007  e presentato come uno "scoop " scoperto dal Manz, my name is  giorgio manz.








Guardatevi il video e dopo le spiegazioni tecniche del caso 




d





spero vi siate divertiti con questa probabile soluzione (solo agli occhi del manz)



Ma veniamo alle spiegazioni delle modifiche apportate al musetto e non solo...

é stata eliminata la bocca di alimentazione  anteriore per avere più superfice fronte al vento, sembra un controsenso ma aumentiamo il carico sicuramente, con sicura perdita di velocità nei rettilinei.


Nuovo disegno del muso più inclinato  e per favorire il passaggio aria sotto l'ala aggiunta,



  




Prese naca sui lati per alimentare  il motore, e per far ciò,  nuovo telaio con fori laterali per il passaggio dell aria, eliminato dal cannotto di sterzo,


   


Abbassamento dell'altezza delle ali verticali, al posto dei buchi, in modo tale che l'affetto vela dato dalle ali verticali...non incida piu come prima...?????


e tocco finale alla 007 con pulsante segreto....per annientare gli avversari.









Spero sempre vi siati itrettenuti e divertiti con questa ultima pazzia del manz.


Il Manz  ceve divertirsi e la pretesa e strappare un soriso.

Nessuna ambizione di spiegare a chi lo fa di mestiere lavorare con idee sulle moto.

Però  forse  insegnare a ridere un po.

Oggi  a Malaga  è coperto, con 22 gradi, ieri pioggia leggera.

Ci  sentiamo ad agosto...forse...