lunedì 18 aprile 2016
Lorenzo arriva...
La vignettta sopra era di un pezzo per l'ennesima offerta a Lorenzo che i media scrissero già in diverse occasioni.
Allora la ducati era un toro, ora non e' è più quella moto senza telaio o con un telaio disegnato attorno ad un motore fatto per essere portante...
Ed alla fine l’annuncio è arrivato.
Lorenzo ha lasciato la Yamaha dopo 9 anni.
Lorenzo ha firmato con Ducati per due anni.
Dopo aver assistito da prima che iniziasse il campionato, il desiderio di Lorenzo firmare il nuovo contratto prima della prima gara del 2016.
Con l’aiuto dei media Movistar, con una dichiarazione in esclusiva e con lo sponsor munifico della Yamaha a fare da gran cassa di risonanza.
E’ stato accontentato, in Qatar è arrivata puntuale l’offerta di rinnovo da parte della Yamaha.
E’ con un comportamento da parte della Yamaha corretto, avendo dato la stessa opportunità anche a Rossi.
Alla fine Rossi ha accettato al volo, e forse questo Lorenzo non se lo aspettava.
In Yamaha non sono degli sprovveduti.
Prima che ci fosse il rischio che il campione del mondo potesse andarsene, ha bloccato quello che è ritenuto una risorsa sia tecnica che commerciale per la casa dei tre diapason.
Cose già viste in altri rinnovi con parole di Lorenzo come :"vediamo quanto mi vuole la Yamaha" io ho già a una offerta da parte di Honda, e a quelle parole seguirono l’accordo con Spies che dalla sbk passo direttamente a due anni in Yamaha MotoGP anticipando il passaggio per la legge del rooki imposta in quegli anni da Ezpeleta.
O quando Lorenzo prese in giro la Yamaha facendogli credere che sarebbe passato in HRC con il suo contratto da solo un anno.
O come quando licenziò il suo ex manager per non avergli riferito l’ultima offerta fattagli da Suppo con un contratto addirittura più succulento di quello di Stoner in partenza. Cosi scrissero i media allora e vi è anche una registrazione audio del ex manager che non parla proprio bene della professionalità di Suppo tra i camion del paddock.
http://manziana.motocorse.com/blog/32642_Lorenzo_fa_pulizie.php
Lorenzo lo ha rifatto.
Ha giocato al rialzo come ci ha abituato da anni.
E infatti la Yamaha non sono degli sprovveduti, mettendo dei paletti sia al prezzo del rinnovo e dei tempi per lo stesso.
Alla fine, ha firmato con Ducati, e sembrerebbe che gli abbia messo sul piatto un contratto di due anni con ben più dei 10 milioni a stagione, che si suppone prendesse in Yamaha.
Ma ha firmato anche per la competitività dei ducati?
Convinto che possa fare meglio dei due Andrea?
Stanco di Rossi al fianco?
Ne hanno scritte di tutte sui media, inventandosi chi 5 chi 6 ragioni perché Lorenzo sarebbe passato in ducati, sia in Spagna che in Italia
Una delle ragioni che tutti i media spagnoli scrivono, è che vuole fare meglio di Rossi che in ducati ha fallito.
Dimenticandosi che i tempi erano altri e che le moto erano molto differenti, e che forse proprio a i problemi che in ducati non son riusciti a risolvere all’ora, forse e anche merito di Rossi che la nuova proprietà entrante ha cambiato direzione nello spendere i soldi per avere qualcosa in dietro.
La carta bianca che concessero a Dall’igna al secondo tentativo come scrisse una media spagnolo, Dall’igna impose certe cose imprescindibili.
Alla prima i manager Audi dissero no, poi tornarono all’attacco dando quasi tutto al Generale, escludendo il secondo team di sviluppo.
Alla fine dopo due anni i risultati hanno preso forma con le direttive del Generale.
Dando ragione al "generale"
Portando una moto nelle posizioni che contano, e senza Lorenzo.
Lorenzo ora si trova la pappa pronta e sicuramente sarà disgustato dal fatto che nel 2017 dovrà appoggiarsi a i dati di sviluppo dei due Andrea????
Cosa si troverà Lorenzo nel 2017?
Non sappiamo ancora se la Desmosedici 2016 nel 2017 sarà un'altra moto, ma dalla gp15, i cambi. ora. non sono più radicali come nel 2012 2013..
Ed era quello che tanto si sognava e si è raggiunto.
La Yamaha non è la Ducati.
Si troverà una moto abbastanza differente un po’ più corta, cosa che forse non gli consentirà di mettere in atto la sua proverbiale velocità in percorrenza di curva e che gli ingegneri Yamaha hanno costruito come filosofia costruttiva differente dalle altre moto e anche per lui.
Troverà un motore che deve essere dosato in uscita di curva che di dolce ha poco o nulla.
Troverà che forse l’appoggio sul finale della spalla non sarà quello che aveva la Yamaha.
Tuttora è l’unico che usa le doppie saponette dal lato che la gomma è più dura per quella pista.
E senza Forcada ( ancora non sappiamo se lo seguirà) penso che troverà molte difficoltà, perché la moto si adatti a lui.
Parole di Forcada nel documentario Jorge:
Forcada: Giorgio non sa molto di tecnica e non lo pretende. Quello che lo preoccupa è quello che manca alla moto per andare più veloce, quello che dice è che c’ è da migliorare questa cosa che non mi piace, se facciamo dei cambiamenti lui dice che va bene vuol dire che abbiamo lavorato bene e non c’ è bisogno di spiegargli quali cambiamenti sono stati fatti. È molto esigente con tutti e con tutto, se fai un cambio e a lui non piace. te lo dice anche se è primo. E molto aperto ai cambiamenti, Rossi ha la sua linea di lavoro e noi la nostra, e a noi la moto va bene.
Hector (suo ex uomo di fiducia ora di Marquez per ben due volte.): E’ facile e difficile guadagnarsi la fiducia personale perché con tutto quello che ha passato per la separazione dei sui e i problemi con il suo manager lo ha reso chiuso, è molto più timido di quello che traspare, aveva bisogno di un entourage che gli desse tranquillità e l’ha trovata.
Senza Forcada la vedo in salita questa avventura.
Non ho dubbi sul fatto che Lorenzo possa andare forte anche con la Ducati, ma non prima un adattamento abbastanza difficile a mio parere.
Parole di un ingegnere yamaha.
Youichi Tsujia: nella ricerca di poter fare un miglior tempo è insito il fatto di una maggior carica nel pneumatico, comparando i ritmi del 2012 e 2013 la nostra moto effettivamente la frenata non era come quella del anno anteriore anche perché il ritmo era superiore. Comparando la nostra efficienza con la Honda è un fatto reale che Honda ha migliorato moltissimo, se in Yamaha ci concentriamo a fare una moto con una frenata migliore, non esiste nessun problema, pero questo è a scapito di altre qualità come l'accelerazione.
Nel 2013 cercammo una messa a punto per avere un miglior giro veloce, ma a scapito della frenata. Pero il passo per curva e l’accelerazione con Lorenzo è importantissimo. Noi potremmo fare una moto come Honda ma non succederà mai come Honda non farà mai una moto come la nostra, perché in 50 annui di corse non abbiamo mai fatto una moto come la loro.
Manuel Pecino giornalista di Solomoto: ma ora le Honda, che precisamente il loro punto debole era la frenata sono stati capaci di entrare frenando fino dentro la curva.
Youichi Tsuji : perché loro sono più lenti nel passo per curva, noi potremmo chiedere a i nostri piloti di guidare come i piloti Honda ma non riuscirebbero a fare dei buoni tempi, come lo hanno fatto fin ora pilotando una Yamaha.
Rossi si incontrò nel 2013 con una moto che non rispondeva a i suoi criteri e non si faceva guidare come quelle del 2009 2010.
KT: dal 2004 al 2009 facemmo una moto per i gusti di Valentino, e nel 2010 Rossi si fratturò e Jorge fu il campione del mondo, ovviamente nel 2010 e 2011 abbiamo seguito le esigenze di Jorge. La situazione che si è trovato rossi nel 2013 è stata la stessa che Lorenzo si incontrò quando venne in Yamaha, lui si è adattato a quella moto e la fatta sua vincendoci, comunque sia la messa a punto della moto di rossi nel finale del 2013 era similare a quella di Lorenzo.
A proposito di frenate, come si è evoluta la differenza della distanza di frenata negli ultimi anni.
A causa della differenza di velocità negli anni anche la frenata è cambiata parecchio, ad esempio a Motegi si son passati i 15 km/h di differenza tra la 800 e la 1000, più o meno 11 metri in più di frenata tra il 2010 e il 2013 ed in altre parti è stata meno.
Chi crede ancora al mezzo decimo nel polso che tanti giornalisti appiopparono a Rossi, forse ora dovranno ricredersi.
Il Giorgio che conosceva Dall’igna ai tempi della Aprilia non è più il Giorgio attuale, è molto più maturo ma a quanto pare l’umiltà non fa parte del suo bagaglio nel curriculum quando è messo sotto pressione.
Io sono il campione del mondo…. non credo valga quando scendi da una Yamaha e Sali su una Ducati che è stata fatta senza l’aiuto di Lorenzo e di Forcada.
Una Ducati che ora la maggior parte ritiene vincente “sulla parola” perché a fatti ancora lo deve dimostrare.
Chi deve adattarsi? Lorenzo alla Ducati? O la Ducati a Lorenzo?
A che serve ora Stoner?
Ci saranno dei punti di incontro nello sviluppo vero e proprio?
Anche questa e' una mia vignetta di qualche anno fa.
Non credo proprio, ma l'importante e che la moto vada rapida con tutti.
Stoner è capace di far andar veloce qualsiasi moto e lo ha già dimostrato.
Lorenzo è capace di far andar veloce la Ducati? Una ducati come vuole lui sicuro di sì e che più si avvicina alle esigenze del suo compagno di team?
Io personalmente spero solo che Lorenzo si adatti al più presto alla nuova moto, e che nel frattempo uno dei due Andrea porti alla vittoria la desmosedici 2016, anche per dimostrare che il lavoro è stato fatto bene e che la moto è vincente anche con dei piloti che in molti classificano come di serie b.
Questa sarà la grandezza della ducati attuale e dei ragazzi che hanno sudato sangue per arrivare al fatto che lo stesso Lorenzo chiese una ducati meno un anno fa .
Parole di Tardozzi.
http://www.gpone.com/it/2015081517860/Tardozzi-Lorenzo-si-era-offerto-a-Ducati.html
A Malaga oggi 24 con quache nuvola domani pioggia.
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Lorenzo riuscirà ad adattarsi alle caratteristiche della Rossa?
RispondiEliminaA proposito dell'adattamento alla desmosedici da parte di Lorenzo, l'Ing. Dall'Igna ha espresso il seguente parere: “Giorgio (Lorenzo) ha uno stile di guida tutto suo e una velocità di percorrenza di curva solitamente superiore a tutti gli altri. Una moto da corsa ha tantissime regolazioni e credo che troveremo sicuramente il modo di adattarla al suo stile come è anche vero che il pilota dovrà capirla e gestirla. Non è mai qualcosa di unilaterale, ma un matrimonio alla pari”. Per dirla in breve non sarà amore a prima vista, ma se ognuno smusserà parte del suo carattere potrebbe essere un bel connubio.
Ora sappiamo chi si adeguerà
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