mercoledì 11 maggio 2016

Pedrosa spiega i problemi della sua Honda (intervista di Manuel Pecino per solomoto)






Intervista fatta da Manuel Pecino Solomoto, quindicinale Spagnolo che pubblica una rivista digitale nella sua web.
  Sotto troverete il link.
Ho voluto tradurre per chi mi segue, questa interessante intervista, dove Pedrosa spiega i problemi che stanno avendo in questo 2016 con la hrc  213 rcv.
Spiega alcune difficoltà, e da queste spiegazioni ho allungato un po il discorso  approfittando l'occasione per spiegare nel dettaglio i cambi che la Honda fece sulla loro moto per il campionato 2016.

Spero risulti interessante.






Cosa rende cosi difficile le Honda?
Il nuovo albero motore contro rotante? 
le Michelin?
 o il software unificato?
Nessuno meglio di Dani Pedrosa per spiegare i problemi che stanno soffrendo.
Dani spiega in un modo molto chiaro e preciso...
"Lo vado a spiegare in un concetto, più che nei dettagli di un un pezzo, perché alla fine sono molte cose congiunte.
 Il concetto e' la mancanza di accelerazione, o applicare meglio la potenza, non e' che ci manchino cavalli, la moto in 4 5 6 va, pero e' accelerandola, incrementando la velocità, vuoi per il grip, per il weeling o per il modo che scarichi la potenza o per i rapporti che hai nel cambio che la differenza e' chiarissima.
In questo circuito (lemans) più che in altri, perché ci sono molte più accelerazioni, per esempio, durante le fp, vai dietro di un pilota e sei sotto di 2  3 decimi, e questo quando il pneumatico e' nuovo, e dici: sto andando al massimo, non capisco dove sto perdendo, pero, dopo, quando sei in gara, e sei attaccato a quello davanti, scopri che non perdo tempo nelle curve, e neanche uscendo dalle curve, e li ti rendi conto che girando solo, non può accorgerti delle differenze, perché tu noti che il weeling e ok, il controllo di trazione e' ok non scivola tanto e le linee in pista  sono quelle giuste .
Non so come e' andata la gara di Marc, ma la mia io andavo dietro le sat yamaha  e le due suzuki, e all'inizio e' stato quasi impossibile stargli dietro, perché perdevo tanto in uscita delle curve  che non potevo recuperarlo in frenata, perché il grip non era dei migliori.

Dopo, quando man mano il serbatoio andava svuotandosi, ho potuto frenare più tardi, ed equilibrare un po le differenze, ed alla fine il mio ritmo era più  buono di quelli che avevo davanti, e qualcuno l'ho passato, altri son caduti. 

Ogni accelerazione  era come due o tre decimi più facile da guadagnare, e allora era impossibile sorpassare, perché se scappano, quando arrivi alla staccata sono troppo lontani.

Per sorpassare a Bradley, ho potuto sorpassarlo andando al massimo perché era più lento di me, pero non cera modo, nei rettilinei scappavano e si facevano troppo lontani,  solo stavo perdendo tempo dietro loro, alla fine,in alcun modo, son riuscito ad entrare, e dopo ho preso un ritmo stabile,  lo stesso che avevo nella fp1, i tempi erano gli stessi, non abbiamo potuto avanzare nulla e il punto chiave sta nell'accelerazione.

Non abbiamo accelerazione, e regaliamo tempo  ogni volta che entriamo in un rettilineo.
La chiave e' anche la qualificazione.
Ho provato a fare il massimo, pero sembra che ogni volta ci provo più forte, esce sempre peggio, cosi che ci provo alla prossima uscita con la speranza che esca differente, più calmo e mi posiziono più avanti, perché non vorrei iniziare la gara perdendo 6 secondi che si perdono nei primi due giri, perché sono dietro.
La moto e' differente, il pneumatico e' differente, anche l'elettronica lo e', allora il congiunto di tutti questi fattori lo accusiamo più dello scorso anno.
Per ora la strategia sarebbe migliorare la prima parte della gara e vedere cosa pregiudica la seconda parte, pero anche se guadagno nella prima parte e perdo un po nella seconda, probabilmente passerei da 15 secondi a 5  7 dai primi, perché guadagnare più tempo di quello che perderei, allora e' più interessante migliorare il principio.


Tradotto dal manz
Scritto da MAnuel Pecino per Solomoto.

http://revistadigital.solomoto.es/Ficheros/2016/GGPP/05GPFRANCIA/0001.html

Le parole di Pedrosa indicano quello che Sete Gibernau analizzo durante i test di Sepang, dove parlava dei problemi iniziali legati all'elettronica, ed al passaggio alla nuova unificata conforme al discorso della perdita di tempo in accelerazione.

qui l'articolo che feci allora traducendo ed elaborando il video tratto da una intervista di Movistar tv.

Consiglio di vedere il video per chi se lo fosse perso.


http://manziananews.blogspot.com.es/2016/03/i-problemi-della-honda-spiegati-da-sete.html



Credo che Pedrosa abbia in un certo senso spiegato il perché delle alette che stanno provando a più riprese.
 Tenere bassa la moto e cercare di scaricare a terra più cv possibili nella prima fase dell'apertura del gas, trattando indirettamente anche con il sistema di antiweeling  che appena la ruota si solleva da terra un sensore posto sulla forcella fatto come un pistoncino di quelli che si usano per tenere su i cofani delle macchine per indenderci,  sfilandosi dei sensori 






leggono l'apertura di questo pistoncino, ed avvisano la centralina  di tagliare CV per rimettere a terra la ruota anteriore, che con la moto in accelerazione riuscirà a scaricare a terra i cv rimanenti.
  (Si fa per dire perché mai o quasi mai si usano tutti i cv alla ruota in tutte le piste).
Ovviamente sappiamo che le alette per quei kg di carico aereodinamico che possono apportare, sia effettivo da i  150 km ipotetici in su, nel senso che da fermo poco possono aiutare, ma parliamo che i 150 kmh ipotetici le attuali motogp li possono fare in prima o seconda marcia, ed e' quello che serva alla honda rallentata proprio nell'accelerazione  dovuto probabilmente al cambio di rotazione del motore, dove alcuni esperti parlano di una perdita di 8cv per la sola aggiunta di un ingranaggio che riporta  tutto il gruppo del cambio nella giusta rotazione funzionale.

Nel senso che se facciamo girare il motore al contrario  anche il cambio seguirà le veci.
Aggiungendo un ingranaggio solitamente tra la ingranaggio che trasferisce  il moto dall'albero motore al albero primario del cambio, cioè dove la frizione prende movimento per darlo al resto del cambio.

un esempio semplice artigianale alla Manz per spiegare meglio il concetto.


le frecce nere indicano albero motore
le rosse il senso di rotazione degli alberi



sotto come dovrebbe essere ora con l'albero motore che gira in senso delle ruote, e con l'aggiunta di un ingranaggio che inverte il senso per far girare l'albero primario nel senso di rotazione originario




apparentemente la sola aggiunta di quel ingranaggio ha fatto perdere 8cv , (letto in giro da stampa inglese.)


non bastasse, per rendere il motore meno aggressivo, hanno appesantito i bilancieri del albero motore.


 e molto probabilmente da queste modifiche che sono scaturite dall'esigenza del 2015 ed proprio dalla prima gara in Qatar che in HRC si accorsero che il motore aveva una risposta troppo aggressiva cosa che creo problemi per tutto il 2015, con una correzione a meta stagione con la riduzione del diametro dei tubi di scarico per cercare di modificare il carattere troppo aggressivo del motore di casa Honda.


La soluzione del appesantire l'albero motore fu usata in principio anche da Filippo Preziosi sulla gp11 per Rossi, per addolcire il primo tocco di gas.

L'elettronica spinta della hrc 2015 non consentiva delle azioni risolutive al problema, ma solo dei palliativi.

 La nuova elettronica unificata fu un problema in più a quello del motore aggressivo. anche perché non aveva più molte varianti al software generale da poter modificare per lo meno in generale visto che ora e' uguale per tutti come detto da Forcada in occasione della gara di Jerez, dichiarazioni che ho tradotto per un altro articolo.


Il problema persisterà per tutto il 2016 per lo meno relativo a modifiche attuabili al motore.

Sarebbe interessante approfondire anche il discorso delle alette che poco hanno a che vedere con quelle della Ducati.
Più avanti  forse un articolo specifico, in collaborazione con un amico.







I disegni sono gli originali della presentazione della honda rc213v- s , stradale che fondamentalmente uguale nelle forme alla HRC 213rcv in dotazione a Pedrosa e Marquez



Disegni che potete trovare su questo link.

http://www.gizmag.com/honda-rc213v-s-motogp/39324/pictures



A Malaga ora   21.35



piove






3 commenti:

  1. Ciao Manz....come ho fatto fino ad ora a stare senza la tua amicizia e la possibilità di leggere questi tuoi bellissimi e chiarissimi articoli che appagano la curiosità di motociclisti e appassionati come me?
    grazie, sei un mito e come già detto, hai tutta la mia stima.
    a presto...... pier

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  2. Ecco perché l'Honda non va!
    Cammina in retromarcia!!!😨
    Svista a parte complimenti per il tuo lavoro👍
    Franco Lumi

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