lunedì 16 novembre 2015

Ciao Claudio.... di Giorgio Mulliri Pubblicato il 02 luglio 2011

Ciao Claudio....

di Giorgio Mulliri
Ciao Claudio....
Piccolo report del tempo che ho passato nel paddok del mugello fino ad oggi.
l'odore che uno si aspetta e quello di benzina nell'aria dei semirimorchi dei team, invece odorava di acqua e sapone di tutti i pezzi lavati delle carene.
I meccanici all'interno passano il tempo a smontare e rimontare la moto in tutte le sue parti, e dall'esterno vedere che in piu giorni, rifanno il lavoro piu volte, é stato piu fotre di me tirare fuori una battuta per fare il simpatico nel team dove passavo piu tempo, ma dalle faccie la mia battuta non ha riscosso molto successo. "è due giorni che lo smontate e rimontate, ma non avete ancora trovato il guasto?" mai l'avessi detta, gli sguardi dei meccanici mi trafissero come coltelli e senza nessun accenno di sorriso, figura di merda secolare.Scusate il secolare.
Le varie "vasche" fatte a passeggiare nel viale creato da i vari tir dei team, ti danno modo di vedere quanti soldi ci sono in giro, ma come una strada di nogozi di moda, il livello di ricchezza è proporzionale alla grandezza e dall'eleganza delle varie hospitality. Intanto gli occhi facevano a gara per guardare le ombrelline sempre piu alte e lunghe di tutti i colori, e se non le guardavi con desiderio maschio non eri macho agli occhi degli altri passanti.
I piloti in giro sugli scooter erano rari da vedere a seconda dell'orario e sempre piu veloci, poi vidi Rossi fermarsi per degli autografi, ma l'insistenza l'invadenza della gente mi fa capire perchè cercano di sfilare veloci nei viali dei team.
Un Rossi tirato e magrissimo appare, e viene braccato, credetemi è la parola giusta, e quando accenna ad andarsene dopo aver gentilmente firmato autografi, assisto ad una scena grottesca, Rossi strattonato per la maglietta, lui camminando in motorino, che quasi lo sbilancia, con una reazione poco educata, ma comprensibilissima per bloccarlo in quel modo a i desideri di qualche coglione. Approposito di scene grottesche, al mio incontro con Don Guido Meda, gentilissimo e cortesissimo addirittura affettusissimo solo dopo il magico nome Manziana,  al "giorgio", era solo un piacere.
Comunque, chiccheravo amabilmente con Guido, ed appare un personaggio con occhiali e telefono in mano, che alla vista di Guido esclama, CIAOO CLAUDIO, con un esterrefatto Meda che gli risponde eeee noooo claudio no cazzo,  Guido, mi chiamo Guidoooo. e  da li la battuta su claudio è durata un po, all'andarmene saluto guido con un affettuoso  ciao claudio  e  lui che e' un ragazzone sveglio e di spirito, mi saluta con un ciao  Francesco, rimani per il gp antonio????
Il MAK, solo per me, dalla sua Vicenza,(scherzo aveva impegni)simpaticissimo Sboronissimo, fino al passaggio di Pernat che lo saluta poi altri giornalisti della concorrenza, con oltre a personaggi che dalle porte delle loro hospitalyti (spero si scriva cosi), che aparentemente si sbracciavano al suo passaggio, io pensavo mo gli menano, invece lo salutavano con affetto.
Fino allìapoteosi per me, davanti a i tir ducati, dove alla presenza di uno del tream messo per bloccare le persone, chide di parlare con il suo amico ......
meccanico di Hayden. Dopo minuti di attesa, ci lasciano passare, emozionatissimo ci avviamo all'entrata dal box con a fianco un muro divisorio dove una marea di persone fotografava ogni movimernto all'interno di quei metri quadrati piu ambiti da un tifoso.I flash si specavano su me e mak io facevo il figo facendo finta di essere di casa.
Foto di rito messe  nel forum, e richiesta di tregua con mak sulle nostre opinioni divergenti sul suo sapere e non dire.....
Lascio il Mak al casco rosso,(quelo dei 50 mt)invidiosi,- dopo una attesa di un paio di minuti  che la pioggia passi. un paio d'ore bellissime  Grazie Mak.
Aneddoto finale della giornata, nella casa Savelli  A50 MT del casco rosso,  (crepate di invidia)dove sono ospitato, creammo un lenzuolo da appendere in pista dedicato a GiGiO Morciano, e lasciato asciugare su un tavolino, un pensiero mi sfioro' e dopo 1 minuto il mio pensiero si e' avverato, un cliente pensando fosse una tavola apparecchiata si accomodato con molta tranquillita' e macchiandosi le braccia di tinta fresca..non comment Gigio lascia il segno.
Ciao alla prossima 
PS non ho sempre la possibilita' di usare un pc 
Baci da malaga.  opsss pardon da 50 mt dal casco rosso dell'entata del Mugello.

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