martedì 17 novembre 2015

Ducati GP 14 seconda parte... di Giorgio Mulliri Pubblicato il 05 febbraio 2014

Ducati GP 14 seconda parte...

di Giorgio Mulliri
Ducati GP 14 seconda parte...
Ieri abbiamo analizzato la nuova moto della Ducati portata in pista durante i primi giorni dei test di Sepang.


Ieri feci l’articolo abbastanza complicato e complesso ed abbastanza in fretta, e qualche particolare di sicuro mi sarà sfuggito.


Oggi ho dato una ulteriore occhiata alle foto in circolazione, e qualche particolare interessante e’ saltato fuori.


Abbiamo visto i cambiamenti maggiori che anche a vista, facendo una comparazione si possono notare, come: sottosella, carena , radiatore codino posteriore, serbatoio e gli scarichi che sono cambiati in confronto alla gp13, ora il tubo di scarico della bancata anteriore (laterale akrapovic)della gp14e’ più lungo della sua sorella gp13.
Poi mi é capitato di dare una occhiata a questa foto della moto di Iannone e da li ho cercato altri particolari inerenti al codino.

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Il codino con due belle prese d’aria che a  quanto pare entrano larghe e si restringono in uscita nel posteriore, andando ad incrociarsi sul finale dello scarico posteriore.



Ho cercato un pò in giro  somiglianze,  o qualcosa del genere , ma trovando somiglianze ma differenti come concetto del disegno.



Nel caso della HRC 

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ha un codino con due feritoie, ma  andando ad analizzarle meglio  possiamo vedere che, alla fine, lo scopo finale e quello di raffreddare il posteriore,o per lo meno di portar via ad alta velocità il calore prodotto dal toboga giapponese… 

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qui sotto dove si evince che il codino e’ aperto sotto, e l’aria fluisce libera e solo in parte incalanata.

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Vediamo il codino Ducati della gp14.

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Appare una generosa entrata ai lati del codino, che dal disegno si vede che e' come se fosse una canalizazione che va man mano restringendosi fino a chiudere il codino.

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e con addirittura il laterale del codino stesso si allarga per permettere alla presa d'aria di prendersi il suo di  spazio, cioe non e' all'interno di quella che potrebbe essere il suo disegno naturale, si allarga apposta.

Qui vediamo l'inclinazione  che prende la canalizzazione, verso il basso.

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e qui vista da vicino 

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e si nota che lo scarico e schermato in tutta la sua distanza sotto sella, e che anche la parte sopra non e' aperta allo scopo di non far si che i "culi" dei piloti si scaldino oltemodo

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e qui sopra si puo notare anche il nuovo accoppiatori degi due tubi di scarico che si uniscono in uno e che il compensatore non ce piu.


Qui una vista posteriore,


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A che serve?

In una occasione di una gara di moto3 in tv, dei tecnici italiani, parlando del codino della ftr honda,, asserivano che il disegno con due fori a i lati servissero per ...disturbare il flusso d'aria di chi lo seguiva, ma quel codino non aveva una canalizazione cosi definita

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ma apparentemente non ha l'uscita d'aria posteriore cosi definita e studiata, come la gp14.

Un nuovo sistema per? convogliare l'aria e aumentare la velocità della stessa allo scopo di?
Ho pensato a varie ipotesi ma nessuna cosi convincente.


Vediamo il pilota acovacciato in pieno rettilino e? l'aria esce e chiude il flusso posteriore della moto? 
disturba la scia? 
solleva il posteriore scaricando peso?
 o lo carica invece di aggiungere zavorra?


 Pensando a quanti studi ci sono in un condotto che mette in pressione un airbox e che dal disegno si possono ricavare cv extra, mi viene da pensare che non e' li per caso cosi ben studiato nelle forme e con una geometria impostata.

ritardare turbolenze per non perdrere velocità?

Carne sul fuoco la Ducati ne ha messo abbastanza in questa ultima creatura uscita dalla gestione di Gobmaier e condita da Dall'igna...


Andiamo sul pesante disse Doc Brawn...

Fatto sta che fin ora non si era mai visto con queste specifiche ben delineate, o per lomeno io non lo aveva mai visto

Mi era sembrato un argomento interessante da sottoporvi, ho cercato di andare un po piu a fondo mostrando particolari che forse non tutti son riusciti a cogliere..

Spero sia risultata interessante la lettura.


A Malaga .. siamo curiosi...


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