lunedì 16 novembre 2015

Furusawa: Credo che dio abbia fatto un errore, ha dato tutto a Rossi... di Giorgio Mulliri Pubblicato il 01 giugno 2011

Furusawa: Credo che dio abbia fatto un errore, ha dato tutto a Rossi...

di Giorgio Mulliri
Furusawa: Credo che dio abbia fatto un errore, ha dato tutto a Rossi...
Cosi si intitola l’intervista che vorrei portare a vostra conoscenza, pubblicata da “SOLOMOTO” sulla versione cartacea della rivista spagnola di motociclismo che intervista l’ing Masao Furusawa con molte dichiarazioni interessanti.

SM: Complimenti  per  la  vittoria del campionato del mondo con un pilota diverso da Rossi. Sembra  la  miglior  prova che la moto sia veramente competitiva.

Furusawa: Certo. Anche l’anno scorso abbiamo vinto il campionato e fatto il secondo posto con Lorenzo. La moto è andata bene, e siamo contenti di avere un pilota del calibro di Lorenzo

SM: Questo anno deve essere speciale per lei: è l'ultima stagione prima della pensione. Ripercorra questi 7 anni...

Furusawa: Nel 2003 sono arrivato in Motogp, trovando una Yamaha M1 decisamente scarsa - ho dovuto pianificare una strategia per migliorarla. Sono stato fortunato, perché Rossi ha accettato di venire da noi. In principio non credevo che potesse succedere, ma a cose fatte ho riorganizzato la posizione di qualche tecnico e ci siamo messi a lavorare. A Rossi sono state offerte diverse scelte per il motore e il telaio, e devo dire che ci è andata bene: abbiamo creato subito un'ottima moto, che però solo Valentino era capace di guidare. Nessuno degli altri la portava al suo livello: piano piano, però, l'abbiamo evoluta fino ad arrivare a vincere sia con Rossi che con Lorenzo.

SM: Perché si dice che Rossi sia molto più sensibile degli altri piloti?

Furusawa: Le racconto un aneddoto. Avevamo appena trovato qualcosa di nuovo per la moto, ed un pilota molto famoso, dopo averla provata disse che ero un genio. Che avevamo inventato qualcosa di veramente buono. Guardammo la telemetria e risultò che il pilota era andato più lento che con la moto in configurazione precedente. Questo con Rossi non succede. Lui si accorgeva anche di quando noi avevamo sbagliato qualcosa nell’inserire i dati involontariamente. Sente qualsiasi modifica, e i dati gli hanno sempre dato ragione.

SM: E' curioso di quello che Rossi saprà fare per Ducati?

Furusawa: Credo che Valentino possa fare esattamente quello che ha fatto per noi, anche se spero che non succeda. Se la Ducati non seguirà le indicazioni di Rossi, però, avranno qualche problema in più.

SM: Ora che Rossi non e’ più un suo pilota, può dirci se ha qualche difetto?

Furusawa: Non ha punti deboli, è bravo tanto come pilota che come comunicatore. Credo che  Dio abbia fatto un errore: ha dato tutto a Valentino.

SM: Si sente fortunato nel lasciare la Motogp proprio quando Rossi ha abbandonato la Yamaha?

Furusawa: L’ideale per me - quello che io avrei voluto - sarebbe stato che Rossi si ritirasse insieme a me, e che restasse nel giro come consigliere Yamaha. Disgraziatamente lui aveva ancora voglia di correre. E' stato triste vedere Rossi andarsene, anche se credo che la sfida di un pilota italiano su moto italiana sia molto interessante per il pubblico italiano.

SM: Ricorda il momento in cui conobbe Rossi?

Furusawa: Si. E' stato nel 2003, e la prima impressione è stata che si trattasse di un ragazzo incredibile. Conosceva bene la moto, e pur parlando lingue diverse trovammo molti punti in comune. Sentii che era un ragazzo speciale e abbiamo vissuto moltissime grandi emozioni. Di questo lo ringrazio.

SM: E’ vero che dovette convincere Valentino della validità del suo progetto?

Furusawa: Si. La prima volta mi disse che la moto era pessima. Sono d'accordo, aveva ragione.

SM: Ora che lei se ne andrà dal mondiale, sente di avere un amico in Rossi?

Furusawa: Si, senza dubbio. Però sappia che se dovesse andargli male con Ducati, e volesse tornare con noi, le porte per lui sono sempre aperte.