martedì 17 novembre 2015

Particolari: seconda parte di Manziana Pubblicato il 22 febbraio 2012





Particolari: seconda parte

di Manziana

Particolari: seconda parte
Approfitto dell'articolo di Licciardello (o Edo che dir si voglia) riguardo la liberalizzazione dei sensori temperatura per dire un bel "finalmente!" Averli avuti prima, chissà quante clavicole o gambe operate si sarebbero risparmiati i vari Spies, Rossi, Lorenzo... ma andiamo avanti con la mia specialità: l'indagine tecnica. Oggi useremo alcune foto per capire meglio cosa ha usato Ducati a Jerez, visto che la mente vulcanica del mio ingegnere preferito, Filippo Preziosi (Lecchino! Nota della redazione...) mi lascia sospettare alcune cose. Stay Tuned, come si suol dire. Ma andiamo a parlare (anche) di sensori...

Dunque: a Jerez Ducati ha portato, a quanto pare, due moto. Lo dico in base alle foto che ieri sono girate su quella meravigliosa fonte d'informazioni che è Twitter. Dicevamo: una GP11.2, quella vista al Mugello con Rossi e Battaini (800 per Battaini, 1000 per Rossi) e portata in gara ad Aragon - quella che tutti davano per dotata del nuovo telaio perimetrale in alluminio, mentre si è poi rivelata "semplicemente" equipaggiata con la versione del temitelaio allungata, ovvero questa:
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Ora, questa è la moto che ha girato a Jerez - la GP11.2 - ma si trattava di una 1000 o di una 800? La domanda sorge spontanea, come diceva Lubrano... A cosa serve girare con una GP11.2 se si lavora già sulla GP12, o GP12 Sat che sia? Un test di elettronica? Comunque, sia, pare che la moto sia stata provata da solo Battaini, per poi chiuderla subito nel box coprendo le ruote. Perché? Cosa c'era da nascondere, soprattutto su una "vecchia" GP11.2? Domanda maliziosa - è possibile che non volessero nascondere nulla, però... giudicate voi - ecco la foto incriminatoria:

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Certo, direte voi - stanno scaldando le gomme! Con sopra altre coperte? Perché quelle che si vedono non sono termocoperte, anche se sotto spuntano cavi. Ma passiamo alla GP12Sat, o Zero che dir si voglia, ovvero questa:

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che a Jerez abbiamo visto in mano tanto a Barbera che ad Abraham (che l'ha fatta alla griglia...) come da foto di Azi Farni.

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Si tratta della stessa moto vista in mano a Rossi (era una delle tre versioni portate in pista) negli ultimi test di Valencia 2011. Le stesse poi date ai team satellite.

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Da cosa si riconosce che si tratta di una moto satellite? In un altro mio articolo spiegavo le differenze con la GP12 ufficiale, facilmente individuabili da questa foto dei due telai GP12 e GP12 Sat.

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e  fino a qui per fare chiarezza con che moto stavano girando a Jerez.
No, la 12 ufficiale non c'era.
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E con questo abbiamo chiarito quali moto stessero girando a Jerez. No, la GP12 ufficiale non c'era, né tantomeno la GP11.1 citata da altre testate - questa è la GP11.1, la versione con la prima modifica dopo la GP11 con telaio in carbonio ed ammortizzatore svincolato negli attacchi dal motore. Quella presentata per la prima volta ad Assen. 

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Su cosa hanno lavorato in Ducati? Principalmente elettronica, come ha confermato Preziosi:"Con Franco (Battaini) abbiamo proseguito con il programma di test pianificato per il Team Sviluppo nei mesi invernali, provando alcuni aspetti dell’elettronica sui quali continueremo a lavorare con i piloti ufficiali a Sepang. Direi che abbiamo trovato delle cose interessanti che, appunto, verificheremo con Vale e Nicky tra pochi giorni in Malesia dove continueremo anche a lavorare sul set up della moto". Ma forse anche su un forcellone in allumionio dotato di coperture di rinforzo in carbonio - la foto di Barberà in azione lascia aperta la porta a diversi dubbi...

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Ma c'è di più - un particolare, un sensore, che appare sulla moto di Barbera in zona pinza freno anteriore della GP12 Sat. La cosa mi ha incuriosito, e sono andato ad ingrandire la foto del particolare fino a trovare un marchio sul sensore stesso. McLaren. Si, la McLaren della F1, che usa motori Mercedes e legata a doppio filo con AMG. Ma questo è un altro discorso...

Essendo curioso, sono andato un po' indietro nel tempo a cercare di scoprire se altre Ducati avessero montato quel sensore. Ebbene si. Valencia 2011 e Sepang 2012, oltre che qui a Jerez sulla GP12 Sat.

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Di che si tratta? E' bastato andare sul sito McLaren, poi in McLaren Electronics e scovarlo (per somiglianza di forma, fori delle viti e cavo laterale) trovandomi davanti questo sensore.

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Si tratta di un accelerometro triassiale. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata che la nuova Ducati avesse un iPod sul cruscotto per giocare, come fecero sulla McLaren di Hamilton (era proprio un iPod...) Naturalmente scherzo, dovrebbe servire per misurare le variazioni altimetriche della ruota, ovvero qualunque vibrazione sull'anteriore su tutti e tre gli assi. In altre parole... chattering?

Dice oggi Preziosi: La trazione si è rivelata uno dei punti deboli della nuova moto e per risolverlo gli algoritmi matematici servono ormai più degli interventi sulla ciclistica...


Ovviamente parla di elettronica, la stessa elettronica che ha in dotazione l'HRC, su cui l'accelerometro a 3 assi è incorporato nella centralina: in una recente intervista Honda si è vantata di aver estrapolato da Asimo questa tecnologia, tanto per far capire dove possono arrivare o dove sono attualmente. Molto avanti. Per questo Ducati sta cercando di mettersi in pari a livello elettronico. Il sensore Mclaren serve per aquisire dati , probabilmente per problemi di chattering (ipotizzo) ma dimostra che non son mai rimasti con le mani in mano.



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L'altra possibilità è che Preziosi non si fidi di Rossi, e voglia guidare lui la moto telecomandandola. Bravo Filippo! (Godetevi il video)




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