giovedì 26 gennaio 2017

Ducati gp17.1?. secondo giorno di test.

Foto TWITTER STONER


Oggi in pista Stoner, e da quello che ho potuto vedere ha testato un nuovo telaio  con una differente disposizione degli attacchi del semitelaio posteriore.


é effettivamente un nuovo telaio, con delle saldature differenti, segno che si sta ricercando una differente rigidità e facendo comparazioni.


Ce da dire che una cosa del genere la ducati la fece anche lo scorso anno.

Provando dei telai differenti a quelli che debuttarono ai test di Sepang, settimane prima.

Telai che servivano allo scopo di fare delle comparative tra alcune soluzioni adottate poi dalla prima gara in Qatar.


Cerchiamo di spiegare cosa è avvenuto lo scorso anno prima di evidenziare cosa si è fatto sulla gp17  ultimo modello o 17.1, visto che ha un telaio differente.
17 .1 nel senso che è già un primo step dello sviluppo.

Vediamo la  gp16 che scese in pista nei test del 2016.




Il cambio che avvenne tra la gp15  visibile ad occhio nudo fu questo.








In questa simulazione grafica sotto appare come gli attacchi  si strinsero sullagp16  nei confronti della gp15.




Questa ibrida apparve nei test Michelin di Phillips Island.





In pratica, un telaio gp16 modificato per accogliere il semitelaio della gp15.

Un telaio nuovo e costruito appositamente   visti gli attacchi che sono della15 ma il telaio è della 16.

Passiamo alla Gp 17 ed i suoi punti di riconoscimento come già avevo scritto in un articolo precedente.



Questo il telaio della gp17  visto a VAlencia test

Questo alla presentazione del team ducati.






e questa laGP17 vista oggi a Sepang nella mani di Stoner.




Oltre al telaio con nuove saldature atte anche a dirigere rigidezza selettiva, anche parte del telaio ha cambiato di forma, oltre agli attacchi del semitelaio abbiano cambiato disposizione

Una gif per evidenziare questo cambio.



Ma se andiamo a vedere un particolare del telaio della presentazione appare che probabilmente il nuovo attacco esisteva già in partenza.

Qui sotto un particolare del telaio Delia presentazione   con affiancato il nuovo attacco  usato nei test da parte di Stoner.




Come appare ora, l'attacco del semitelaio viene posizionato nella parte interna del telaio e non piu fuori .

Sotto un particolare  del musetto.

Riciclo di musetti dove sono state tolte le ali.

Il generale questa volta non si è fatto trovare impreparato, delegando nuovi step della moto alla prossima nuova uscita in altri test .




Piccolo particolare che ho potuto notare anche nei test di valencia.

la ducati ora sta usando delle forcelle  di color oro.

Colore usato dalla maggior parte  della concorrenza.

la ducati ha sempre usato forcelle color nero.

Non so se il colore distingua una qualità differente delle forcelle.





ed altro particolare  ora sulla moto vista a sepang test  appaiono  come gli scarichi della bancata anteriore siano schermati con una pellicola atta a essere  refrattariaal calore, la si usa anche per coibentare le parte del serbatoio più vicine agli scarichi.
ed è riapparso anche il famoso tubo rosso  che era collegato al COSO 8... sparito alla presentazione e a Valencia non l'ho visto

ed anche oggi abbiamo visto altri particolari della gp17 che è in continua metamorfosi fino alla moto definitiva (per quel momento)  che vedrà la luce in Qatar.
Sono quasi sicuro che nei prossimi test di Phillips Island si potrà apprezzare altri cambiamenti che il Generale vaglierà .


Vorrei tornare un attimo sul articolo di ieri  con l'ipotesi  che quello che si è visto ieri potrebbe essere il nuovo scarico che la gp17 ha fatto sfoggio nei test.


Riguardando le forme  del disegno del brevetto. appare come le dimensioni  del COSO come si vedono non sono simili a quello che le foto  dicono.

In che senso.

Questa è l'unica foto che ho trovato del finalino dello scarico della ducati, nel caso specifico una dedica di Iannone per aver raggiunto il record di velocità.

Affiancato il disegno del brevetto. cercando di rispettare le dimensioni, supponendo che il tubo di scarico abbia lo stesso diametro.





quelli che sono gli ingombri  oltre il bicchiere in metallo, e il comando di apertura dei petali come spiegato ieri, non sono alla vista sulle moto viste in pista.



tutto il volume che sta fuori dal cerchio rosso dovrebbe vedersi dalla foto di ieri.


questo dovrebbe essere il disegno completo degli ingombri  reali come da disegno del brevetto.

Sinceramente  non ho visto da tutte le immagini che il comando del apertura sia visibile.


  Se prendiamo  come religione il disegno del brevetto il finalino dovrebbe essere la metà  di quello attuale, nel senso che l'attacco per la molla di fissaggio tra finalino e tubo di scarico, è poco prima del finale di aggancio e poco oltre la metà del finalino originale.

Qui sotto un esempio del tondino saldato al tubo di scarico che viene usato per collegare una molla che tenga giunti le due parti.

Quel  tondino si vede anche nel disegno e da li vediamo   anche come il finalino brevettato sia piu corto del finalino originale.




e questo il dubbio che mi venne già ieri, seguito anche da tutta una serie di domande se la resa effettiva di questo sistema brevettato, possa funzionare lavorando asimmetricamente all'asse longitudinale della moto?


Oltretutto il disegno esplicitamente dice che il funzionamento sia basato su  ambo  gli scarichi.




Ed ieri lo scarico posteriore era disassato, come lo scarico basso  che è sempre stato  al lato frizione.

Sono di oggi  le frasi di Dall'igna intervistato da Gpone, dove afferma che la ducati ha vari brevetti e quello NON è dedicato a moto da corsa.

Eppure il disegno e le spiegazioni si basano proprio su una moto da corsa che con l'affetto creato vuole  muovere la moto sul suo asse del pivot per riabbassare l'avantreno.

 Il disegno è in apparenza di una gp15  se guardiamo gli attacchi del semitelaio, oltre al telaio in alluminio.


Ma io non sono un esperto di come debbano presentarsi dei brevetti.

Ieri rimasi sul campo delle ipotesi perché la scatola sotto poteva benissimo asservire come contenitore per l'eventuale  attuatore.





Dissi anche che  poteva contenere stumenti per le misurazioni che si fanno nei test.




e siccome mi piace ipotizzare, aggiungo che forse la scatola POSSA contenere un sensore laser? che misura la distanza dalla moto dietro in piena velocità per misurare le differenze di acellerazione  e velocità massime degli avversari?
Le velocità massime non credo ma quello delle acellerazioni non è malvagia come idea.
O l'inclinazione longitudinale? in previsione di???




Hheheheheh  il manz manca di fantasia...

e tutti a guardare il bauletto...

ma alla fine è il faretto che si applica in caso di pioggia.



foto aggiunta all'articolo

Ed anche per oggi abbiamo fatto la nostra parte e sempre da Malaga dietro ad un pc.



Ringrazio che mi segue per le attese  di aggiornamenti, spero non avervi deluso.



A Malaga oggi 8 gradi.



3 commenti:

  1. Letto tutto ma compreso poco. Perché alla fine la domanda resta insoluta. A che diavolo serve il marchingegno celato nel codone? In altre parole qual è il vantaggio che se ne trae?

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  2. Scusa Giorgio per la domanda posta troppo precipitosamente. È che non avevo letto i tuoi precedenti articoli al riguardo nei quali evidenziavi e ipotizzavi a cosa servisse il "coso". Ti chiedo venia. Ho appena ultimato la lettura a ritroso dei tuoi pezzi e devo convenire che il sistema che il buon Gigi sta sperimentando saprà compensare l'eliminazione delle alette, che certamente belle non erano ma efficaci si.

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    1. ho ho pubblicato un altro oggi grazie per seguirmi e per i commenti

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