sabato 11 marzo 2017
Qatar test secondo giorno cosa si è visto 2
Ed alla fine, nonostante tutte le dichiarazioni fatte dagli uomini ducati dove nessuna carena nuova sarebbe stata presentata nei test ne in gara del Qatar, è apparsa.
é da ieri che nel paddok circolava la voce che dopo la nuova carena HRC all'indomani sarebbe scesa in pista anche un nuovo disegno da parte della ducati.
Se vogliamo essere precisi ....la carena è rimasta uguale a quella già presentata nei test di Valencia.
Il muso invece ha subito, una trasformazione abbastanza importante.
Le parole di Ciabatti: abbiamo snellito la moto..
aveva in un certo senso indicato una strada, per lo meno tipo al concetto presentato dalla aprilia, snellendo il cupolino e facendo spazio al passaggio dell'aria sui fianchi del cupolino.
Questo concetto.
Nel caso della Aprilia si è cercato l'effetto down force attraverso il tunnel creato e sfruttando il disegno della parte inferiore del cupolino.
Mentre da parte della ducati "apparentemente" si è voluto probabilmente usare due parti attive al flusso d'aria, la prima la parte bassa del musetto che se "vogliamo" assomiglia all'invito sul muso fatto tempo a dietro dalla hrc.
la parte bassa è inclinata è dovrebbe servire per avere una spinta a terra grazie al flusso d'aria .
Mentre la seconda parte, quella alta, ha se vogliamo il disegno classico di una aletta rovesciata, riprendendo il disegno che già avevano le alette della ducati.
In un articolo precedente spiegai che la ducati aveva nella Gp16, le alette alte e quelle basse e che ognuna aveva uno scopo specifico.
Ipotizzando che (come si lesse in giro) 25 kg di spinta generata dalle alette alte e dovremmo sommare altri kg delle alette basse.
Ipotizzai che la ducati probabilmente non avrebbe rinunciato a questo doppio carico, apparentemente hanno ricreato con creatività una doppia carica?
Sicuramente avranno studiato nei minimi particolari tutti i flussi che passano attraverso il tunnel creato, che però la logica direbbe che il grosso del flusso che passa attraverso questo sistema, va a cioccare direttamente con il pilota?
L'inclinazione della parte bassa di questo sistema indica che l'aria vada verso l'alto.
Non essendo io un tecnico di aerodinamica, e cercando di capire il funzionamento, la logica direbbe che la mia ipotesi è reale?
Nella soluzione Aprilia l'aria viene incanalata su un fianco della carena non verso l'alto.
nel caso della soluzione della ducati sono riusciti a tenere apparentemente le larghezze che già avevano prima, senza allargare la carena.
Ora al cronometro l'ardua sentenza, e nulla toglie che la ducati possa anche aggiungere una ala in mezzo?
Passiamo alla Hrc
Un particolare che ha attirato la mia attenzione su questa foto.
Andando a cercare il particolare che mi interessava alla fine la foto l'ho trovata,
Questa è una foto del particolare della HRC nel 2016 e riguarda tutta la parte di telaio che contiene il pivot e gli attacchi delle pedanine.
Questa è la hrc di pedrosa vista ieri.
Apparentemente hanno irrobustito quella parte del telaio, segno di una ricerca di rigidità in quel settore?
La foto non è cosi definita ma sembra abbiano adottato una soluzione di allegerimento di materiale come ha fatto la ducati in quella zona.
ed anche per oggi è tutto spero che anche questo articolo possa risultare interessante.
Oggi a MAlaga 28 gradi
Domani dovrebbe tornare l'inverno...
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well typed
RispondiEliminaSi sa se la parte superiore è un profilo alare rovesciato oppure un semplice deviatore?
RispondiEliminaCerto che con questa carena è proprio bruttina..ovvio che se gli da 3/4 decimi al giro è ottima.
RispondiEliminaPerò ieri Vinales e yamaha hanno fatto il record del tracciato senza ali o carene doppie, segno che l'aerodinamica in motogp non è così determinante. Certo aiuta, ma non ti fa vincere le gare. Purtroppo mi sto convincendo di ciò che diceva il buon Filippo Preziosi, sia sacrosanto..ovvero che battere i giapponesi con il telaio in alluminio è una battaglia persa in partenza, sono sempre un passo davanti. Ci vorrebbe un'altro Stoner per portare la rossa al titolo, ma aimè, ce n'è soltanto uno, e di certo Lorenzo e Dovi non gli somigliano per niente!
Anche quest'anno si starà a guardare gli altri giocarsi il mondiale, sperando nel 2018 porti qualche miglioramento per risolvere l'eterno problema della percorrenza e uscita di curva..
Detto ciò spero di sbagliarmi su tutto!
Sono un po demoralizzato..sorry!
Finalmente la tanto attesa soluzione aerodinamica della Ducati è stata svelata. Un po' ce lo aspettavamo e lo avevamo perfino scritto che sarebbe stata simile al concetto ideato dall'Aprilia. Questo della Ducati, che Giorgio ha ampiamente sciorinato, se ne distanzia perché è più estremizzato ed innovativo. Infatti la tradizionale carena affusolata è stata convertita in un vero e proprio deviatore di flusso. Bruttina lo è sicuramente ma se sarà efficiente tutto gli si perdonerà.
RispondiEliminaA Davide faccio notare che il concetto che ha espresso sull'inutilità di seguire i jap nell'uso del telaio in alluminio è oramai desueto. L'uso della monogomma impone simile scelte in quanto è la moto che si deve adattare alle gomme e non viceversa come allorquando la Bridgestone ne approntò di apposite per sfruttare la grande accelerazione di cui era capace quel fulmine rosso pilotato da Stoner. Inutile riandare al passato. Siamo in una nuova era e la Ducati le sta provando tutte per riacchiappare i jap. Manca ancora qualche passettino. Abbi fede.