martedì 17 novembre 2015

Coerenze: La mia strada.... di Manziana Pubblicato il 02 maggio 2012

Coerenze: La mia strada....

di Manziana
Coerenze: La mia strada....
Coerenze

Dopo il GP del Qatar abbiamo assistito ad tutta una serie di dichiarazioni da parte di Rossi, Guareschi e vari addetti ai lavori (campioni del mondo compresi), atti a giustificare o colpevolizzare la prestazioni della Ducati o di Rossi. Rossi, nella sua intervista rilasciata a Motosprint (e di riflesso a solomoto.es – essendo a Malaga non posso leggere Motosprint) ha elencato una serie di problemi legati alla guidabilità della GP12, legati a suo dire all’eccessivo grip sul posteriore che mette in crisi l’avantreno creando una sorta di sottosterzo legato più che altro alla potenza sprigionata dal Desmo bolognese.

Una spiegazione avvallata anche da Vittoriano Guareschi in una dichiarazione riportata da MCN che, tradotta, dice più o meno: “Stiamo cercando di capire cosa stia causando il sottosterzo: il problema viene quando Valentino prende in mano l’acceleratore. Il punto è che la parte posteriore spinge eccessivamente l’anteriore e abbiamo iniziato a lavorare sull’elettronica, perché anche questo particolare è nuovo. Abbiamo bisogno di avere un motore più fluido, in particolare nella prima riapertura. Preziosi ha individuato dov’è il problema e sta lavorando per risolverlo: il problema principale non è il telaio, in questo momento, ma la guidabilità e vogliamo sistemare la moto il più presto possibile. Abbiamo bisogno di chiudere il gap e penso che sia possibile, perché la base della nostra moto è molto migliore di quella vecchia. Sarà necessario apportare piccole modifiche e non grandi cambiamenti come nel 2011″.

Qual è il problema? Che le stesse cose Rossi le disse lo scorso anno, e a quanto ricordo Guareschi le disse per dare una spiegazione su una caduta di Stoner quando era ancora vestito di rosso. Ora, sempre andando a memoria, nei test di Estoril 2011 Ducati portò un albero motore più pesante proprio per addolcire l’erogazione del suo V4, oltre ad un semitelaio in carbonio più flessibile, sempre per cercare di controllare la tendenza al sottosterzo evidenziata sin del primo test di rossi a Valencia 2010.
Ma veniamo al titolo: coerenza. Rossi a Jerez ha parlato parla di setting non adatti al suo stile di guida. Setting però fatti da chi?

Questa e' una mia vignetta di qualche mese fà sorridere non fa mai male (Guareschi - "abbiamo preparato un setup più caricato sull'anteriore per Rossi")

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Il flusso di lavoro al box dovrebbe essere cosi congegnato: Rossi parla con Burgess dei problemi, Burgess chiede modifiche a Preziosi, e Preziosi consegna i nuovi pezzi a Burgess che, dall’alto dei suoi trent’anni d’esperienza, cerca di  tradurre le indicazioni di Rossi in soluzioni per accontentarlo. Situazione già vista tante volte in questi ultimi anni, a volte anche con miracoli dell’ultima ora, come le famose magie del warm-up con Honda e Yamaha che di colpo risollevavano le sorti di prove libere e qualifiche andate male.

Hayden, invece, con Juan Martinez (ex Gibernau dei bei tempi) pare azzeccare tutto, o per lo meno dimostrare che la Ducati non e’ poi cosi male, anche se sofferente di problemi di gioventù. Non dimentichiamoci che Ducati è da considerarsi in ritardo di almeno un anno e mezzo in confronto alla concorrenza, senza contare che la suddetta concorrenza si è limitata a mettere un motore di maggior cilindrata sulle vecchie 800, con le migliorie del caso ma con la maggior parte dei problemi di sviluppo ormai parte del passato vista l’esperienza maturata su una moto uguale al 90%. Ducati, al contrario, non riesce certo ad applicare alcuna esperienza ad una moto che ha cambiato al 90% come quella che porta in gara adesso.

E’ interessante notare che anche Yamaha ha avuto un problema simile a Ducati, con il surplus di potenza rispetto alla 800 metteva in crisi la ciclistica. Problema a quanto pare risolto, comespiegato da GPOne in questo articolo.

Da qui si deduce che dunque Rossi non dice bugie, o per lo meno  afferma che quanto siano stati bravi i giapponesi a risolvere i problemi incontrati. Al contrario di quanto invece avrebbe fatto Ducati. I conti non tornano però quando si parla di un assetto di Hayden adattato alla sua moto, perché da tempo tutte le fonti da ritenersi affidabili hanno ribadito come il setting di Hayden sia incompatibile con lo stile di guida di Rossi. Possiamo tornare indietro fino ai tempi di Rossi in Yamaha, quando – citando lo stesso Ramon Forcada – Lorenzo prendeva spunto dagli assetti di Rossi. Questi assetti, però, venivano modificati per adattare la moto allo stile di guida di Lorenzo, confermando indirettamente come un assetto non sia certo trasferibile in toto da un pilota all’altro. Quando qualcuno ci ha provato (vedasi appunto Lorenzo a Misano 2009 nel warm-up), è tornato indietro molto rapidamente.

Altro sorriso  di tempo fa - Rossi in Ducati, telemetria: The Nicky's wall
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Facciamo un esempio pratico: il bilanciamento del telaio, partendo dalla posizione del motore al suo interno, passando per i leveraggi del mono posteriore, fino ad arrivare all’interasse di quest’ultimo e alla lunghezza del forcellone hanno ripercussioni pesantissime anche sul consumo delle gomme, oltre che, per dirne un’altra, sulla stabilità in frenata. Come abbiamo potuto notare dalle dichiarazioni dei piloti Ducati dopo la gara di Jerez, Hayden è riuscito a stare con i primi per diversi giri, cosa che ci fa pensare come avesse a disposizione una moto assettata per essere equilibrata con serbatoio pieno e gomme fresche, nei primi giri, su una pista ancora umida che condizionava pesantemente le prestazioni. Un assetto che però ha perso efficacia con il progressivo alleggerirsi della moto e con l’usura degli pneumatici, con conseguente perdita di prestazioni rispetto agli avversari.

Al contrario, Rossi ha fatto registrare il proprio miglior tempo proprio negli ultimi giri. E’ evidente come il miglior rendimento – globale ma anche degli pneumatici – la Desmosedici numero 46 lo abbia trovato proprio sul finale, con un tempo sul giro risultato migliore di oltre tre decimi rispetto al best lap di Hayden. Rossi ha dichiarato di essere partito dalla base (non certo tutto il setting) dell’assetto di Hayden, e di aver migliorato sensibilmente il suo feeling con la moto.

La cosa dà però un po’ da pensare. Allora il famoso setting provato al Mugello da Hayden ha funzionato, come in diversi hanno ipotizzato? Strano, visto che al Mugello ha piovuto costantemente – hanno provato un assetto da bagnato? Torniamo su problemi di coerenza, perché da un lato Rossi dichiara di aver usato come base di partenza l’assetto di Hayden,come da intervista rilasciata a GPOne.

Rilasciando poi però altre dichiarazioni, del tipo che lui e il team non riescono a capire la GP12, e che tutte le soluzioni maturate in trent’anni di esperienza di Burgess non sembrano funzionare con questa moto. Problemi di coerenza. Sono proprio tutte queste incoerenze che coprono la perdita di competitività dell’asso di Tavullia? Diversi personaggi si sono espressi in tal senso, da Agostini a Nieto a Pernat, suggerendo come forse Rossi non voglia ammettere che l’età, gli acciacchi e la nuova generazione di piloti abbiano decretato la fine del suo tempo.

Ma le prestazioni in gara, in termini cronometrici rispetto ai suoi diretti avversari – quelli che guidano la sua stessa moto – dicono come Rossi abbia ancora un leggerissimo vantaggio quando è il momento di esprimersi. Certo, parliamo di millesimi o decimi e di Hayden e Barbera, che con una moto quasi uguale sta lì a dimostrare come Rossi non abbia il feeling che vorrebbe con la GP12.

A mio modo di vedere, però, le incoerenze nelle dichiarazioni di Rossi e Guareschi potrebbero essere usate volutamente per coprire altro. Un Preziosi che vuole imporsi sulle scelte del box? O un Burgess in totale disaccordo con Preziosi? Un Rossi che sceglie un setting più Ducati (quello elaborato da Martinez) che non Burgess-style lascia supporre che qualcuno in casa Ducati abbia puntato i piedi, bacchettando se non addirittura legando le mani di Burgess.

L’ammissione di Rossi in merito alla scelta della “strada Ducati”, con relativa confessione dell’incomprensibilità della GP12 da parte del suo team potrebbe dare adito a questo genere di cattivi pensieri. Girano voci di persone di fiducia di Preziosi nel box di Rossi per controllare l’evoluzione delle prestazioni. La dichiarazione di Rossi in merito al fatto che partiranno dalla base di Jerez – ammettendo implicitamente che ora sarà lui a cercare di adattarsi alla moto, e non viceversa – danno da pensare.

All’Estoril, per i test del lunedì successivi alla gara, arriverà l’evoluzione motore – un tentativo da parte di Preziosi di addolcire “il mostro bolognese”, a quanto pare suscettibilissimo alla prima apertura del gas. Cosa darà Preziosi a Rossi per i test dell’Estoril, nel tentativo di rendere il motore più docile ai comandi di Valentino? L’esperienza passata fa pensare ad un motore con albero motore appesantito, ma non solo.

Sempre andando a memoria, un intervento del genere è stato fatto anche con Capirossi nel periodo di convivenza a fianco di Stoner, quando con il passaggio al telaio irrigidito in carbonio(le paratie laterali) Loris passò in un batter d’occhio da pilota veloce a pilota in cottura, segnando l’inizio della serie di vittime mietute da parte del Mostro di Bologna.
Ecco cosa dichiarò Preziosi in occasione del Mugello 2007: "Il circuito dovrebbe essere adatto alle caratteristiche della nostra moto, ed è una delle piste preferite di Loris dove è andato sempre fortissimo. Proprio per questo, sulla base dei suoi commenti ed analizzando i dati fino a qui raccolti, abbiamo predisposto un nuovo "pacchetto" per aiutarlo a tornare nelle posizioni che gli competono. Le modifiche apportate sono orientate a modificare l'erogazione del motore per ottenere una maggiore guidabilità in funzione dello stile di guida di Loris. Sono modifiche sia di elettronica, con una nuova mappatura ed un nuovo set up del "ride by wire", sia di meccanica riguardanti la fasatura delle camme e la fluidodinamica del motore. Lo stesso pacchetto sarà disponibile anche per Casey, qualora intendesse provarlo".  Ripeto: parliamo di maggio 2007

Ma Guareschi non aveva detto che avevano trovato il bandolo della matassa? Per me, sempre ipoteticamente parlando , ci sono motivazioni che portano le persone a coprire altri problemi. Invece di dire cosa realmente bolla in pentola, si tenta di ridurre al minimo lo sputtanamento di qualcuno o qualche situazione poco felice. Anche il ritorno di Rossi a dichiarazioni meno acide, con mezze ammissioni di strade da percorrere all’inverso la dicono lunga sulla reale situazione in casa Ducati.

Dal dopo-Qatar hanno parlato tutti, parti in causa o meno, escluso Preziosi. Che sicuramente rilascerà qualche dichiarazione dopo i test di Estoril, sempre che le modifiche apportate risultino di gradimento del cronometro oltre che di Rossi. Preziosi si troverà però anche con un altro problemino, se quel motore modificato dovesse andare come si prevede che vada. Punzonandolo alla prossima gara (Le Mans), si finirebbe per buttare alle ortiche due motori già punzonati che avrebbero dovuto vivere almeno altre 4 o 5 gare dopo Jerez.
Troveranno invece una soluzione solo con l’elettronica ?  La data di Le Mans dovrebbe essere anche quella fissata per l’appuntamento fra Barbera e la nuova GP12, stando a quello che ha detto il pilota… le moto satellite avranno lo stesso motore delle ufficiali, o anche i team esterni saranno costretti ad effettuare
 un’altra serie di punzonature? Era tutto già programmato così? Sapevano tutti già che sarebbe stata questa la strada per il 2012? A Le Mans verrà annullato il ritardo di un anno e mezzo sugli avversari?

Già che ci siamo, dalle dichiarazioni di Hayden rilasciate a GPOne mi è venuta in mente un’altra domanda. “A Jerez ad agosto durante un test con la mille ho fatto 1’39”1”. Ovviamente con le gomme vecchie; le nuove offrono prestazioni molto simili, ma differenze solo nella durata, come mi ha confermato Forcada ad una domanda su Twitter. Consideriamo che ad Agosto si girava ancora con le 800, e non si avevano reali elementi di valutazione sulla differenza prestazionale fra la seconda versione della 1000 e le vecchie 800.

Nell’ultimo test di Jerez, Hayden girò in 1’39”919. La pole era di 1'40”563, con pista in condizioni meno che ottimali che pero non hanno impedito a Lorenzo di avvicinarsi al tempo fatto durante i test – 1’38”953  contro  1'39”532 della pole. 6 decimi di vantaggio contro gli 8 di Hayden. Ovviamente ad agosto le condizioni erano differenti. Ma tanto differenti da avere un ritardo di un secondo e 4? Certo, ci può pure stare, però mi domando… quanto era buono il setting di Hayden a Jerez?

In attesa di tante risposte vi faccio omaggio di una foto della GP12 trovata su Internet e scattata durante i test di Jerez, da cui finalmente si evince che quel motore e’ stato inclinato. Unica aggiunta: una linea che aiuta ad evidenziare  i concetti da me espressi in altre occasioni.
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A Malaga aspettiamo lunedi dopo la gara........

prossimamente in inglese e spagnolo viste le richieste ed il successo avuto su twitter

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