martedì 17 novembre 2015

DelTorchio pensiero, dopo Rossi di Giorgio Mulliri Pubblicato il 25 agosto 2012

DelTorchio pensiero, dopo Rossi

di Giorgio Mulliri
DelTorchio pensiero, dopo Rossi
Il Periodico Spagnolo Marca, per mano del giornalista Jaime Martin, ha pubblicato una intervista a Gabriele DelTorchio, dove espone il suo pensiero su alcuni dei temi di stretta attualità della situazione Ducati attuale.
Ho ritenuto interessante tradurla e proporla su queste pagine.



Gabriele del Torchio parla per la prima volta dopo la partenza di Valentino Rossi su Ducati. Il presidente della fabbrica bolognese non fa rimpiangere la sua mossa e sanno che il futuro, nel breve periodo, è difficile per il marchio.

Domanda. Quale sarà la nuova Ducati dopo l'acquisto Audi? Ci sarà una rivoluzione o semplicemente di evoluzione? 

RISPOSTA. L'evoluzione è il termine ottimale. Non ci sarà nessuna rivoluzione, perché non c'è nulla da rivoluzionare. Audi è stato colpito con i nostri numeri, e le nostre moto e non esiste nessun motivo per cambiare nulla. I risultati economici sono ottimali e siamo ottimisti per il futuro. Ci aspettiamo di avere importanti sinergie con loro in molti campi, come la tecnologia.

D E a livello sportivo, sarà semplicemente un evoluzione? 

R. Hanno confermato la nostra politica. Pertanto, continueremo nella competizione. Abbiamo avuto contatti importanti per definirlo . Inoltre  avremo sinergie con loro.

D. Ma nessun cambiamento nelle vostre idee contrarie alla  CRT? 

R. No. Non faremo CRT. Questa è una scelta di campionato che non ha nulla a che fare con la Ducati. Ducati non sarà CRT.

D. Quale sarà la direzione sportiva  oggi? Con  Rossi  si e’ fatta una moto giapponesizata,  si continua su quella linea o tornerete al modello senza alluminio?

R. Il nostro indirizzo è semplice: diventare competitivi e vincere le gare e un giorno riconquistare il titolo. L'esperienza con Valentino non ha dato i frutti che volevamo, ma dobbiamo andare avanti. La nostra moto non è giapponese, è una Ducati, italiana. Con l'arrivo di Dovizioso, Hayden e l’arrivo della squadra junior abbiamo  tutto pronto per tornare ad essere competitivi.

D.Può Ducati essere campione del mondo con Dovizioso e Hayden? 

R. Se rispondo con il cuore, dico perché no?. Con la testa dire che l'obiettivo per il 2013 è quello di migliorare la moto. Tutto ciò che arriva, sarà il benvenuto. Parlando di vincere nel 2013 sarebbe stata una provocazione.

D. Quanto è grave la situazione in Ducati per dover chiedere aiuto Masao Furusawa (ex ingegnere Yamaha)? 

R. Ducati non ha contattato nessuno. Non e’ stata una iniziativa della società. Non abbiamo dimenticato come fare le moto, come dimostra la nostra storia. Allo stesso tempo, abbiamo grande rispetto per il signor Furusawa.

D. Quindi, è stata un'iniziativa di Filippo Preziosi? 

R. Non e’ 'stata una iniziativa della società.

D. L’era Rossi può essere considerata la più deludente della storia della Ducati? 

R. No. Quando si corre , a volte si vince e a volte si perde. E 'vero che tutti noi aspettavamo di più. Si potrebbe dire che è stato un matrimonio che non si e’ approfittato  tutto l'amore c’era. O un matrimonio che si e’ dato troppo . Abbiamo pensato che questa era la strada giusta e da seguire. Il mondo non finirà perché Valentino  non correra  con noi. Ducati è forte. E 'una lezione  ci servirà per il futuro.

D. Ha meritato  Valentino  offrirgli  17.000.000 € all'anno, come si dice che ducati ha  offerto per continuare in Ducati ?

R. Non abbiamo mai fatto un'offerta cosi  a Rossi . In realtà, si trattava di una piccola diminuzione dal ultimo contratto. Ci sarebbe piaciuto continuare. Posso solo augurare buona fortuna. Ha fatto una scelta coraggiosa. Noi seguiamo avanti

D. Lin Jarvis, Yamaha, ha rivelato  il giovedi che  Rossi,  si e’ ha offerto Alla Yamaha  per primo. Cosa ha provato quando ha sentito questo? 
R. Non sento niente. Non cambia nulla che il primo passo lo fece  Rossi o Yamaha. Per noi è irrilevante. Valentino ha preso la sua decisione. La cosa importante è che non ha voluto seguirci. Dovrà lottare duramente ora.

D. Si è pentito di aver contrattato  Rossi? 
R. Assolutamente no. Nessun rimpianto. Ci abbiamo provato. Le due parti hanno creduto nel progetto.

D:Si e’ parlato molto di una guerra tra Rossi e Preziosi che potrebbe essere un motivo della fuga di Rossi?

R. Non c'è mai stata una guerra. C'è sempre stato dialogo tra i due. L'unica cosa è che a volte uno ha chiesto delle cose e l'altro tardava piu o meno nel dargliele  , o non arrivavano  in tempo. 
Per quanto riguarda il consiglio che mi ha dato Rossi [che Ducati dovrebbe fare meno affidamento su dati  e più sulle sensazioni del pilota], per 20 anni nell’obbiettivo di fare  una moto, i dati tecnici sono ritenuti molto importanti. La cosa importante è ora di chiudere la stagione nel miglior modo possibile.

D. Quale sarà la squadra juniores si sta preparando per il 2013? 
R. abbiamo 10 giorni per chiudere gli accordi . vogliamo un  team satellite per contribuire allo sviluppo della moto ufficiale e ottenere buoni risultati. A titolo di cortesia verso i piloti non posso annunciare ancora i loro nomi  Ci saranno due moto e abbiamo le idee chiare, è tutto quello che posso dire in questo momento.

D. Sarà Carlos Checa il pilota numero uno Ducati Superbike?
 
R. Siamo fermamente intenzionati che rimanga cosi Abbiamo un grande progetto con la Ducati Panigale per il 2013, che andrà ancora in un team  privato, e entro il 2014 ci sarà un team ufficiale. Il rapporto con Carlos è molto buono, abbiamo molta fiducia nel  team Althea Racing e continuerà ad avere tutto il supporto tecnico dei nostri ingegneri..

JAIME MARTÍN. BRNO 25/08/12 - 12:20

Fonte Marca 
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