martedì 17 novembre 2015

Ducati gp15: la ducati che verrà, seconda parte. di Giorgio Mulliri Pubblicato il 23 agosto 2014

Ducati gp15: la ducati che verrà, seconda parte.

di Giorgio Mulliri
Ducati gp15: la ducati che verrà, seconda parte.
Ducati gp15: la ducati che verrà, seconda parte.

Chi si fosse persa la prima parte.

Questa seconda parte è un update in base alle nuove dichiarazioni d’intenti da parte della Ducati corse su cosa avverrà sulla nuova moto che scenderà in pista non più a Valencia per i test di fine anno ma a Sepang, durante i primi test del 2015.

In qualche articolo uscirono delle ulteriori indicazioni, nella fatti specie un nuovo motore più leggero rivisto negli spessori ed alleggerito, ed un telaio finalmente simmetrico.

In che senso?

Veniamo per gradi.



Da questa foto possiamo apprezzare il telaio della Hrc bello lineare dal cannotto fino al pivot.  (notare anche la robustezza intorno al cannotto di sterzo.. servirà piu avanti)

Mentre il telaio ducati è "ondulante" prima di collegarsi all’attacco del motore.


Questo è dovuto al fatto che la bancata posteriore è ovviamente sfalsata da quella anteriore.

Per la posizione delle bielle nell’albero motore una a fianco all’altra di conseguenza tra il primo cilindro anteriore e il primo cilindro posteriore abbiamo uno sfasamento di almeno un paio di cm?  (Mi sto inventando la cifra.)

In questa foto fatta da sopra di un motore della Panigale, (presa come esempio) si può apprezzare come le stesse candele non possono essere in linea per il motivo spiegato antecedentemente. 
 E dalle linee si possono comprovare le varie differenze di posizione dei cilindri del lato frizione.

Torniamo un attimo indietro, la ducati gp nacque con gli attacchi al centro dei cilindri (portante)

E passò an usare il sub telaio posteriore come parte integrante, collegata alla testata della bancata posteriore.  

Quell’attacco fu usato anche in altre desmo gp fino al passaggio dal traliccio al carbonio e poi al primo semi telaio in alluminio. Front frame.

Poi passo al telaio in alluminio e inclinarono il motore indietro,



 da allora hanno sempre usato in tutte le versioni da Rossi in poi l’attacco della bancata posteriore.
Attualmente il motore è ancorato in questo modo.



Ma vediamo prima a come sono messi gli attacchi motore della Hrc con telaio simmetrico.


Sono direttamente nel blocco motore, al contrario del motore Ducati che ha gli attacchi della bancata posteriore proprio nella testata del cilindro e di conseguenza sfasato lateralmente in confronto a quella anteriore.
Mentre il lato della distribuzione a cascata ad ingranaggi e' uniformemente piatto,
 Il motore della foto e' della desmo dell'epoca Capirossi con ancora il pivot al motore.


Il telaio è adattato a tale esigenza e nella gp12 si stringeva ai lati del motore lasciando pochi mm di aria tra telaio e motore, per poi allargarsi per accogliere l’attacco posteriore sfasato in confronto alla geometria del motore stesso.
Il telaio asimmetrico non ha le parti uguali nella sua longitudine di conseguenza rifletterà anche nella flessibilità laterale che tanto hanno cercato in questi anni in ducati.
Non avendo due longheroni simili si va incontro ad delle rigidità difficili da controllare in ambo i lati del telaio.

Abbiamo visto come la Hrc sia arrivata a i suoi risultati con pochissimi cambi quando esisteva l’esigenza di cambiare la flessibilità cercata da i piloti.
Nella ultima versione per il 2015 della Hrc 213 rcv, quella provata a luglio da Marquez e Pedrosa, dove scrissi un articolo evidenziando i cambi negli attacchi del sub telaio posteriore, dando più libertà ai longheroni laterali di flettere meglio di come potevano fare tutt’ora.


Da qui l’esigenza di telaio che non sarà più asimmetrico, vuol dire che gli attacchi posteriori spariranno e saranno in una posizione come quelli della Hrc?  Molto probabilmente sì.


Di conseguenza ci saranno due cambi, il telaio sarà lineare e sarà di egual misura sia a destra che a sinistra, avendo questa volta una flessibilità torsionale gestita nel miglior modo possibile, cosa che per il disegno simmetrico non poteva avvenire.

Nel 2013 la ducati elaborò un telaio più largo, ed ora capisco probabilmente il perché..



Cercarono di equiparare con la larghezza del telaio le differenza di larghezza nella posizione degli attacchi?


Probabilmente sì. 
 
Ora con l’arrivo della nuova gp15, in ritardo sui tempi del suo debutto annunciato mesi orsono per l’ultima gara di Valencia e spostata la scesa in pista per fine febbraio o marzo per i test di Sepang 2015, possiamo dire che i cambi che saranno effettuati per la  ricerca  di avere un telaio simmetrico, annulleranno quell’ attacco nella testata e sposteranno il bloccaggio sul basamento del motore come hrc e aprilia per fare un esempio della scuola Dal’igna…
 Motore rsv4 aprilia

Ed e' facile suppore che iL Generale Gigi approfitti dell'occasione di spostare anche le prese d'aria per l'airbox come sulla Aprlia, lateralmente come sulla Hrc 213 rcv

aprilia sbk



mentre attualmente la ducati respira da davanti il canotto come in questa foto del 2012

dove si evince anche la asimmetria del telaio nella parte posteriore e con il longherone che tiene i due lati del telaio e l'ammo posteriore , addirittura ri saldato all'occorrenza, e uno spessore atto ad sopperire la distanza del motore.


E di conseguenza  perche non approfittare anche di un bel irrobustimento del cannotto di sterzo, come la hrc , che e' diventato un punto di forza in staccata  
Guidando in sicurezza l'entata in curva di Marc Marquez, oltre alle sue qualità di guida ovviamente.

Anche in aprilia  fecero un lavoro similare nei tempi di Max Biaggi, che dava al pilota una sensibilità  di fermezza dell'avantreno strapazzato dal asso Romano.
 Vi ricordo come sempre che le mie sono solo delle supposizioni, solitamente ci azzecco , speriamo che anche questa volta...

A Malaga oggi 34 gradi e il Ruffo cerca ombra..l'acqua la ha sempre a disposizione,  la portiamo sempre  appresso in queste giornate.

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