Lorenzo fà pulizie???
di Giorgio Mulliri
Dopo la separazione del suo addetto stampa Hector Martin, passato ai servizi di Marc Marquez , Giorgio Lorenzo ha rotto con il suo "manager" che lo seguiva dopo la rottura con il suo scopritore Amatrain, finita come sappiamo con varie denuncie da parte di vari piloti spagnoli "tutelati" (parola grossa) dal Amatrain.
Ora Lorenzo si e' separato da Marcos Hirsh, preparatore atletico di jorge passato a tutore
in tutti gli effetti, dopo la rottura dei rapporti con il padre. (riallacciati lo scorso anno)
Marcos Hirsh e' stato parte attiva alla crescita sportiva professionale nonchè di maturazione del campione maiorchino.
Secondo il sito motorlworld.es e SOLOMOTO, la motivazione della separazione e' dipesa dalla forma che e' stata portata avanti ultima trattativa per la chiusura del contratto per due anni con la yamaha.
Secondo il sito spagnolo Lorenzo non era a conoscenza di alcuni particolari al momento di firmare per Yamaha, come quello che la Honda non dava per conclusa la trattativa e aveva voglia di continuare a spingere per avere il pilota spagnolo.
Un po di tempo fà in un altro sito scrissi sul documentario che Jorge Lorenzo e la tve misero in circolazione in occasione della vincita del mondiale.
Vi riporto in questa pagina il riassunto di tale articolo che penso sia abbastanza interessante conoscere le varie opinioni dei personaggi in questione che raccontano la vita di Giorgio Lorenzo(cosi lo chiama il padre chicho , letto cicio) in quel periodo
Buona lettura
JORGE
La Dorna e la tve hanno mesi fa presentato un documentario sulla carriera di Jorge Lorenzo, dove con varie dichiarazioni, si racconta la vita fin da piccolo dell’attuale campione del mondo della motogp.
Vi riporto alcune delle fasi interessanti di questo documentario, già in vendita in dvd in Germania.
Fanno parte del documentario i vari personaggi che hanno influito nella carriera di Giorgio (amava farsi chiamare cosi da piccolo).
Si comicia con il padre Chicho (in spagnolo leggasi cicio) che è un ex crossista.
Vi riporto alcune delle fasi interessanti di questo documentario, già in vendita in dvd in Germania.
Fanno parte del documentario i vari personaggi che hanno influito nella carriera di Giorgio (amava farsi chiamare cosi da piccolo).
Si comicia con il padre Chicho (in spagnolo leggasi cicio) che è un ex crossista.
A 3 anni Giorgio, cominciò ad andare in moto sotto la supervisione del padre, e da come dice Giorgio, lo faceva in un modo abbastanza duro, sempre con il cronometro in mano. Infatti Giorgio si lamenta del fatto che non sempre riusciva a fare o a capire ciò che il padre gli chiedesse, la cocciuttaggine di Giorgio faceva il resto.
La madre parla di Giorgio come di un ragazzo che andava sempre lamentandosi di tutto, e per propia ammissione di Giorgio, a volte era anche insopportabile.
Giorgio confessa che il carattere del padre, apparentemente senza troppo amore e con troppe esigenze, trasformarono il suo carattere sempre peggio mettendo le basi da “fighetto” e maleducato che la gente ha conosciuto durante la sua infanzia.
Giorgio : quando mia madre mi preparava la colazione la vedevo che spalmava il burro sulle fette biscottate, e quel movimento, mi fece pensare che avrei voluto guidare così, cioe come il coltello che ondeggia sulla fetta di pane a desta e a sinistra ,omogeneo. Cosi voglio fare le curve. Da lì naque il mantequilla (burro).
La madre parla di Giorgio come di un ragazzo che andava sempre lamentandosi di tutto, e per propia ammissione di Giorgio, a volte era anche insopportabile.
Giorgio confessa che il carattere del padre, apparentemente senza troppo amore e con troppe esigenze, trasformarono il suo carattere sempre peggio mettendo le basi da “fighetto” e maleducato che la gente ha conosciuto durante la sua infanzia.
Giorgio : quando mia madre mi preparava la colazione la vedevo che spalmava il burro sulle fette biscottate, e quel movimento, mi fece pensare che avrei voluto guidare così, cioe come il coltello che ondeggia sulla fetta di pane a desta e a sinistra ,omogeneo. Cosi voglio fare le curve. Da lì naque il mantequilla (burro).
La madre: gli dico sempre di essere se stesso che è la miglior cosa.
Quando i genitori si separarono, dovette scegliere con chi stare. Con il padre, sempre bisticciando, o con la madre. Scelsi mio padre, perchè alrimenti la mia carriera in moto sarebbe finita, dice Giorgio.
Cominciò a correre a 12 anni con il padre che ha dovuto sempre chiedere permessi per poter far correre suo figlio, era più piccolo dell’eta ammessa alle varie gare.
Durante il mondiale con la Derby, arrivo’ un’offerta da parte di Honda, parlarono con Amatrain suo manager di quel tempo, Gorgio rifiutò , voleva vincere con la Derby.
Dopo la prima gara vinta in Brasile con il famoso sorpasso all’esterno di un paio di piloti : Pedrosa e Stoner , da allora l’appellativo porfuera rimase come un marchio di fabbrica di Lorenzo.
Aveva un carattere troppo difficile, data la sua timidezza e perl non essere capace di esprimere affetto. La gente lo vedeva come un fighetto prepotente. Dice Giorgio: mio padre è una persona molto fredda che gli costa salutare, ma ha fatto molto per me, poi mio padre e’ mio padre. Anche se per un periodo non ci paralvamo, ma ci riconciliamo sempre.
Ho avuto l’offerta di Fortuna (sponsor di tabacco spagnolo) Honda e della Tech 3 per la motgp, ma ero impreparato per la motogp, avevo 17 anni.
Nel 2006 firmai per la Aprilia e lì mio padre spinse Amatrain perchè io avessi uno psicologo sportivo Juaquin Ozil , vinsi le prime due gare, ma ne a me , ne a Amatrain non ci piaque molto , perchè oltre tutto lo piscologo, stava prendento tutto il protagonismo e guadaganva anche sui risultati.
Rompiamo con Ozil, la gara seguente feci la pole ma caddi alla prima curva e da lì, le seguenti gare feci peggio dello sperato, l’ambiente si stava scaldando all’interno dei box anche per le dichiarazioni che fece mio padre °Amatrain ruba i soldi di mio figlio°.Intervenne Marcos Hirsh mio preparatore altetico e da allora mio mentore e manager personale .
Non avendo piu fiducia in Amatrain e visto l’ambiente che si era creato restai con lui fino alla fine del contratto.
Marcos: o tagli con tuo padre con la tua fidanzata e con tutto il resto o io non ti seguo più.
Consegnami i cellulari il mercoledì , che io ti li ridarò a fine gara .
Tagliò con la fidanzatina, perchè altrimenti il padre attraverso di lei faceva arrivare messaggi a Giorgio.
Marcos: Giorgio veniva in palesta con magliette rotte e si lamentava perchè non voleva fare cardio.
Mi scocciai e lo mandai via, ero stanco di un ragazzino che aveva sempre da ridire su tutto. Tornò con la coda tra le gambe, lo aiutai a crescere anche moralmente .
Consegnami i cellulari il mercoledì , che io ti li ridarò a fine gara .
Tagliò con la fidanzatina, perchè altrimenti il padre attraverso di lei faceva arrivare messaggi a Giorgio.
Marcos: Giorgio veniva in palesta con magliette rotte e si lamentava perchè non voleva fare cardio.
Mi scocciai e lo mandai via, ero stanco di un ragazzino che aveva sempre da ridire su tutto. Tornò con la coda tra le gambe, lo aiutai a crescere anche moralmente .
Debutto con Yamaha pole e podio con le Michelin.
Arriviamo a Estoril, Forcada gli dice: ti darò una moto che andrai veloce anche qui dove non hai mai vinto. Risultato: vittoria.
Giorgio: Cominciarono le cadute, fino a LeMans dove la caduta mi fece rotolare sbattendo la testa e perdendo la memoria e li mi chiesi se valeva la pena continuare in MotoGP .
A Laguna Seca ebbi un altra caduta rompendomi una caviglia, ma c’erano anche altri problemi , le minacce di Amatrain e il cattivo ambiente fu allora cher decisi di cambiare manager .
Hirsh e Giorgio : dal 2009 Rossi aveva un rivale in casa, solo a vedere i fasteggiamenti nel box in Cataluina si capì che era alle corde, Rossi le tento’ tutte per battere Lorenzo e anche perchè non capiva non vinceva più.
Arrivammo in australia dove avrei potuto cambiare le sorti del mondiale ma caddi sbattendo su Hayden, e mi dovetti accontentare del vice campionato con il 4 posto di Valencia.
Forcada: Giorgio non sa molto di tecnica e non lo pretende. Quello che lo preoccupa è quello che manca alla moto per andare più veloce , quello che dice è che c’ è da migliorare questa cosa che non mi piace , se facciamo dei cambiamenti lui dice che va bene vuol dire cha abbiamo lavorato bene e non c’ è bisogno di spiegargli quali cambiamenti sono stati fatti. E’ molto esigente con tutti e con tutto , se fai un cambio e a lui non piace te lo dice anche se è primo. E molto aperto ai cambiamenti , Rossi ha la sua linea di lavoro e noi la nostra , e a noi la moto va bene.
Hector (suo uomo di fiducia): E’ facile e difficile guadagnarsi la fiducia personale perchè con tutto quello che ha passato per la separazione dei sui e i problemi con il suo manager lo ha reso chiuso, è molto piu timido di quello che traspare, aveva bisogno di un enturage che gli desse tranquillità e l’ha trovata.
Prossime mosse?
Nessun commento:
Posta un commento