lunedì 16 novembre 2015

Rossi vs Lorenzo:lotta di potere, Prima parte di Giorgio Mulliri Pubblicato il 08 giugno 2011

Rossi vs Lorenzo:lotta di potere, Prima parte

di Giorgio Mulliri
Per questioni di lunghezza questo mio reportage, sarà pubblicato in tre parti.
Spero possiate seguire da oggi a venerdi l'interezza per meglio apprezzare tutti i passaggi .Le varie parti saranno accompagnate da mie vignette  pubblicate da Motocorse . Buon proseguimento.

Tutto quello che riporteró all’interno di questo articolo, è un riassunto delle varie fasi che portarono Rossi ad abbandonare la Yamaha e le varie implicazioni di Jorge durante il periodo del triennio 2008-2009-2010.Si comincia con Davide Brivio, che scelse d’accordo con LIN JARVIS, il successore di Colin Edwards andando a parlare con Dani Amatrain, manger di Jorge Lorenzo, (all’epoca prossimo destinatario del titolo della 250). Brivio aveva allora più cariche all’interno della Yamaha factory, fra le quali quello di fare il primo approccio con il candidato pilota del momento, cosa che fece anche con Rossi. Jorge provò la m1 in Spagna, prima della fine del campionato 2007, con il permesso di Giampiero Sacchi, allora direttore sportivo Aprilia. Brivio fece l’offerta a Jorge per 2 stagioni, autorizzata da Lin Jarvis che già pensava al futuro per la Yamaha. Jorge entrò nel team come secondo pilota, e con alcune clausole," presumibilmente" imposte da RossI: dallo status di primo pilota e addetto allo sviluppo della moto, e con priorità di alcune gare prima di Jorge, su i pezzi nuovi.
 Sepang 2008, prime prove di pre campionato di Jorge, che sbalordì un pó tutti, piazzandosi in cima a i tempi, dove esordì con una frase poco felice agli occhi di Rossi: “fossi in Rossi, mi preoccuperei che un novellino gli cominci a stare davanti”. Rossi vinse il mondiale, ma Jorge si rivelò un pilota molto veloce facendo una pole all’esordio e vincendo una gara alla terza del campionato; va ricordato che Rossi nel finale del 2007, chiese e ottenne le gomme Bridgestone a scapito delle Michelin, ree di aver fatto perdere al pilota di Tavullia il mondiale contro Stoner (fra le altre cause), la Bridgestone allora fu un po restia a dover fornire un altro team, con una Ducati contraria e pronta a cambiare alle Michelin, per dichiarazione del propio Suppo, per non perdere il privilegio che aveva allora come casa supportata al 100%, fornendo le gomme specifiche alla Ducati. Bridgestone mise delle clausole, una fra tutte, che fosse il solo Rossi ad averle e che ci fosse un muro fra i due piloti Yamaha, adducendo che la convivenza nello stesso team , con una casa concorrente (Michelin) non fosse gradita, viste le esperienze precedenti con il team di Sito Pons,( Biaggi Michelin e Tamada Bridgestone), dove a loro dire, (Bridgestone) furono vittime di spionaggio all’interno del box PONS, con prelievo di dati importanti per lo sviluppo delle gomme giapponesi. La yamaha accettò e garantì il muro.
 Al debutto in Qatar Rossi ha dei problemi di usura con la gomma posteriore dovuta anche alla abrasivita' del asfalto del Qatar, da lì Rossi chiese dei cambi di assetto abbastanza drastici. L’adattamento alle Bridgestone, portò la Yamaha a cambiare radicalmente la M1 sotto il punto di vista della distribuzione dei pesi, cambiando telaio e spostando la forcella indietro e allungando il forcellone per poter avere piu peso al posteriore, e rimanendo con lo stesso interasse, che portava la M1 a un continuo slittamento della ruota posteriore, problema risolto facendo queste modifiche che permisero a Rossi di migliorare notevolmente le sue prestazioni e vincendo il campionato di quell'anno.
Passiamo al 2009 dove avvenne il passaggio al monogomma, con la richiesta di Rossi di poter mantenere il muro anche se il compagno avesse le stesse gomme, dichiarando che se le cose erano andate bene nel 2008 con il muro, la cosa migliore era quella di rimanere cosi, consapevole in verità che tutti i dati da lui elaborati per portare la M1 in cima con le nuove gomme, sarebbero passati al compagno di team poco simpatico per varie dichiarazioni durante le varie gare, anche se con qualche pizzico malizioso da parte di Rossi. (Intato si fanno avanti voci che la Telefonica Movistar, voglia appoggiare la candidatura di Lorenzo in hrc, e la logica imporrebbe a scapito di Pedrosa e Puig, colpevoli di averli abbandonati e senza preavviso quando Pedrosa passò in motogp con il patrocinio della Repsol. Segnando di fatto, l'uscita della Movistar dal mondiale) Forte del fatto che Jorge cominciava a vincere e a fare molti secondi posti, cosa che gli permise di rimanere in lotta per il mondiale, propio dietro il compagno di team, si fecero calde le trattattive del rinnovo del contratto, dove da alcune dichiarazioni di Jorge, si notava che cominciasse a pretendere un po di piu dello status che aveva fino a quel momento, fra le quali , “ho una offerta Honda, ma la mia priorità è stare in Yamaha, però allo stesso livello di Rossi. Voglio vedere quanto la Yamaha mi vuole", con risposta di Rossi che per avere lo stesso trattamento avrebbe dovuto essere lui quello che ha portato una moto di "merda" (parole testuali di Rossi ) a diventare la migliore del motomondiale, e che sarebbe un pò presuntuoso avere queste pretese; intanto Stoner abbandona momentaneamente il mondiale, e subito salta fuori una offerta.
 Ducati a rinforzare le pretese di Lorenzo.
Domani la seconda parte

Nessun commento:

Posta un commento