mercoledì 22 febbraio 2017

Carena aprilia a doppio effetto?




Durante i test di Phillips island hanno fatto capolino dei nuovi disegni di carene.
Dopo il disegno con ali inglobate con una doppia carena da parte della Yamaha scesa in pista a Sepang, è toccato alla Suzuki ed alla Aprilia.

Se da parte di Yamaha e Suzuki le soluzioni adottate potevano sembrare simili come idea generale, l'aprilia ha mostrato un disegno e concetto differente all'apparenza.
 L'idea generalizzata sulle nuove carene atte a recuperare la spinta a terra vietata da quest'anno, era quella di una doppia carena che avesse in mezzo delle alette non più a vista ma interne.


In questo caso come in quello della Suzuki si ha avuto un allargamento generale della larghezza della moto stessa.

idem dicasi per la Suzuki.



 nel caso dell'aprilia il disegno viene interpretato in un modo differente alle avversarie..




Pur rimanendo dentro i limiti come larghezza generale della moto, sono riusciti ad avere delle alette di quasi egual misura alle vecchie, cosa che non è stata possibile con le soluzioni della Yamaha e Suzuki.

Il pilota ufficiale ne ha parlato molto bene del responso in pista di questo nuovo disegno della carena .

La richiesta principale da parte di Aleix Espargaro era che per lo meno, questa nuova soluzione aerodinamica, non facesse perdere velocità massima, e da quello che sembra l'idea è andata a segno.

Sappiamo che da quando si hanno alette montate sulle carene, si ha incrementato la spinta a terra dell'avantreno,  a costo pero di qualche kmh  nelle rette, questo anche perché in pratica si hanno dei kg in più a alte velocità  data dalla spinta verso il basso delle alette stesse, oltre che dall'ingombro in cmq che vanno ad aggiungersi al musetto che rende l'avanzamento più difficoltoso detto in termini semplici.

Il trucco esiste per non perdere velocità, e a quanto pare l'aprilia è riuscita nell'intento.

In pratica ha abbassato di cmq la superfice anteriore a contatto pieno con il flusso d'aria in corsa.

Suddividiamo i due effetti che a mio parere ha questa soluzione della carena dell'aprilia.

Il primo esposto qui sotto con un gif  dove simulo la carena chiusa  poi la carena come è attualmente e la carena senza l'aletta laterale che chiude il tunnel "immaginario".
Per spiegare questo effetto mi ci è voluto un po per metterlo in figure semplici e comprensibili ma alla fine credo di esserci riuscito.







se togliamo la parte laterale dell'unica parte chiusa della parte di carena, abbiamo come un incavo che si fa spazio  dopo aver stretto  la parte bassa anteriore del musetto.
Come nella figura qui sotto,  dove  la parte tondeggiante  del musetto e come se fosse vista da sopra la moto, ed appare tutta la parte che fa da muro al fronte all'aria in corsa, mentre la parte triangolare la si è ottenuta  stringendo quella parte di carena interna al musetto e di fatto diminuendo l'area di contatto con il flusso d'aria anteriore.

ipotizziamo: se prima avevo 50cm quadrati di fronte d'attacco al flusso dell'aria anteriore a contatto con il musetto, ora ne ho 35?  diciamo  una cifra solo per capire il concetto.

La parte incavata crea uno spazio libero al passaggio dell'aria invece di impattare sul musetto.
Diciamo che è uno scolapasta... avete finito di ridere?
OK continuiamo.












Questo disegno di fatto non influisce come se fosse un musetto classico per quanto riguarda l'impatto con l'aria in corsa.


Parliamo ora delle alette della nuova carena della aprilia.

Diciamo che il concetto del disegno è simile a quello usato in precedenza da parte della Yamaha m1.

in questo modo.
due appendici con un disegno che alla vista usa la parte inclinata fronte al flusso d'aria per creare una spinta verso il basso.

Esistono anche altri tipi di  disegno che sono stati usati durante il 2016 che sono delle vere e proprie ali rovesciate, che creano deportanza dalla differenza di velocità dell'aria tra sopra e sotto l'ala.



L'aprilia ha usato questo tipo di disegno di ala  che  ora sulla nuova carena  viene chiusa da un lato per essere conforme al regolamento, e non essere esterna alla carena.





Il disegno stesso ricrea in parte una spinta verso il basso e  accoppiata al disegno del tunnel aperto sul davanti sembrerebbe "a mio parere" che abbia un doppio effetto gradito, tenere bassa la parte anteriore in velocità e avere meno "muro" fronte marcia all'aria, non influenzando più di tanto l'avanzamento in termini di velocità massima.

Ho fatto un gif per meglio capire  quello che è stato fatto nel caso della aprilia, alette poste sui fianchi e intubate.


Apparentemente , la soluzione aprilia ha anche un altro effetto che potrebbe rendere stabile la moto ad alte velocità.
In fianchi che chiudono il "tunnel" potrebbero a mio avviso avere un effetto stabilizzante ad alte velocità.


ma non le soluzioni viste sulla aprilia non finiscono qui, a quanto pare hanno fatto anche altri esperimenti?

Questo è un disegno del puntale anteriore fronte ruota anteriore standard.

mentre questo è quello visto in alcune foto.


Appare chiaramente come un invito più lungo del normale, appare...
Ultimo particolare che forse rientra in tutto il pacchetto aerodinamico messo in pista dalla aprilia.
Il codino di forma differente.


Questo il disegno solito.


mentre questo è un particolare visto durante i test di Phillips island.





La parte dove il codino comincia ha delle aperture che apparentemente servono per far circolare l'aria verso il finale dello scarico vi sono anche delle piccole prese d'aria sul lato del codino,  la forma come è stato disegnato vista da questa angolazione appare come un altro dispositivo aerodinamico?

O forse e solo una soluzione per il raffreddamento? 
perché questo era il disegno originale...



Anche per oggi abbiamo finito, spero sia potuto risultare interessante questa analisi della nuova carena presentata dalla aprilia.

Ricca di contenuti interessanti frutto di idee per me molto convincenti,  la riprova se il pacchetto funzionerà la potremo vedere  se useranno queste tipo di soluzioni anche in qatar,  visto che, a quanto pare,  il responso della galleria del vento dove è stata sviluppata questa carena, dice che è approvata sotto il profilo della resa vera e propria.

A Malaga oggi 14 gradi.







7 commenti:

  1. Hola Manziana, es muy interesante tu analisis, pero esta reduccion del carenado para formar estos dos " tuneles " a cada lado no afecta el espacio que hay detras de cokcpit para la intalacion de todos los componentes.

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    1. hola edgar la primera cosa que he pensado yo tambien solitamente todo los stumentos y centralitas estan en la parte alta del cupolin, i en cima del motor ante del tanque de verdad. la parte baja la dejan para moverse con el tubo de carbono que esta en la boca y che incanala l'aire por el airbox. aprilia lo tiene centrale en medio del la pipa de direcion.lo que para mi han cambiado es la posicion el amortiguador de direcion.

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  2. Tra le soluzioni presentate per sopperire al diniego delle alette stabilito dal nuovo regolamento, quella dell'Aprilia la ritengo, al par tuo, meritevole dell'attenta analisi alla quale l'hai sottoposta. Grazie per avercene esplicitato la funzione con la tua consueta dovizia di particolari che non sono sfuggiti al tuo occhio scrutatore. A Noale non si sono smentiti in fatto di inventiva ed hanno presentato un pregevole pacchetto aerodinamico.
    Stranamente manca all'appello colei che delle alette aveva fatto delle vere e proprie irrinunciabili appendici. Cosa abbiano allo studio a Borgo Panigale e nell'aspettativa di molti suoi tifosi e sicuramente tua. Senza alette, come ha già sentenziato Lorenzo, la moto è alquanto nervosa e, finisco, non solo lei.

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  3. A mio parere Ducati paleserà una soluzione molto simile a quella Aprilia, magari addirittura un ibrido tra Aprilia e Yamaha, visto che la GP16 esibiva alette sia sul muso del cupolino, che sul fianco in basso della carena.
    Resterei in ogni caso molto, ma molto deluso se si limitasse a questo quale sostitutivo delle appendici alari vietate. Ci avete solleticato l'immaginario con lo scarico jet e ora non riusciamo più a sganciarci dalla speranza, anzi direi dalla pretesa di assistere a un nuovo passo avanti tecnologico straordinario.

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    1. Quel che mi prude, caro Mark, è il constatare, per l'ennesima volta, che appena la Ducati fa un passetto avanti alla concorrenza e propone delle innovazioni che avvantaggino la propria moto, ecco intervenire puntualmente la Honda per far cassare, in nome della sicurezza, le alette introdotte dalla Ducati. Sulla base di quali dati e accadimenti abbiano desunto che tali appendici aerodinamiche sono da reputare pericolose non è dato sapersi.
      Al par tuo confido nell'inventiva del team bolognese e resto speranzoso sulle soluzioni che sapranno escogitare. Resterei estremamente avvilito se ciò non dovesse verificarsi.

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    2. Concordo. Del resto chi lavora con le multinazionali giapponesi, sa che usualmente si scannano tra loro, ma se poi arriva uno straniero a mettere in dubbio la supremazia nipponica su quel mercato, si coalizzano come le dita della mano in un pugno. L'ingresso di KTM e Aprilia, da questo punto di vista potrebbe riequilibrare le sorti politiche del mondiale, anche perché credo anche tu abbia letto le dichiarazioni d'amore che l'AD del costruttore austriaco, ha rilasciato nei confronti di Honda...

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